Kolache, la brioche ceca che vi conquisterà al primo morso!



KOLACHES


Posso dire di essere orgogliosa dei miei lettori? E lo sono non soltanto perché dopo un lungo periodo di assenza ho ripreso in mano queste pagine abbandonate e ho avuto un riscontro di pubblico inaspettato, ma anche perché le ricette internazionali che vi propongo sono quelle che vi suscitano più interesse e curiosità.

Questo tanto per sfatare il luogo comune che vede l'italiano attaccato soltanto alle sue tradizioni culinarie. Lo siamo ma amiamo anche la cultura che ci viene regalata da un cibo diverso perché ogni sapore racconta la storia di un popolo.

Quindi mille volte grazie!

Oggi è la volta dei Kolaches, brioche di origine ceca che vi conquisteranno con molta facilità. Quando le ho viste per la prima volta è stato amore, un colpo di fulmine di quelli che lasciano il segno. 




Tradizionalmente ripieni di formaggio o semi di papavero, i Kolaches sono l'anello di congiunzione tra il vecchio continente e gli Stati Uniti. Questi morbidi pasticcini di pasta lievitata infatti nascono nella Repubblica Ceca ma vengono importati negli Stati Uniti nel diciannovesimo secolo, quando il popolo ceco arriva nel Nuovo Mondo in cerca di fortuna.

Gli emigranti si fermano nelle comunità rurali del Texas, e qui, nel West più profondo, si insediano pacificamente mantenendo intatte lingua e cultura. La cosa curiosa è che parlano ancora il dialetto di circa 100 anni fa, tanto è vero che i giovani che arrivano dalla repubblica ceca fanno un po' fatica a capirli!

I Kolaches sono diventati negli anni un must della gastronomia statunitense. Pensate che esistono negozi e siti dove potete acquistarne in gran quantità. Sono capitata su uno store dove addirittura il proprietario sosteneva che mangiare i Kolaches a un meeting di lavoro portasse una fortuna incredibile! E la celebrazione di questi pasticcini non finisce qui. A Caldwell, una cittadina texana, organizzano ogni anno il Kolache Festival.




Ma cosa hanno di tanto speciale? L'impasto tanto per iniziare! Ha la consistenza di una nuvola e il bello è che si mantiene così almeno per due giorni. Pensate che è talmente soffice che con i ritagli di pasta abbiamo fatto dei simil panini tondi (quelli dei buffet per intenderci) e abbiamo deciso che da oggi in poi li faremo sempre con la ricetta dell'impasto dei Kolaches.

Altra cosa il ripieno. Io l'ho semplificato, ho utilizzato semplicemente la confettura di albicocca, ciliegie e la crema al cioccolato. Tradizionalmente però i ripieni sono quattro: formaggio, albicocche (secche), crema di semi di papavero e prugne. Ogni ripieno ha bisogno di una preparazione precisa ma penso che il risultato sia strepitoso. Ci proverò quando il tempo a disposizione sarà un po' più clemente con la sottoscritta😊. 

Se volete cimentarvi vi lascio il link di Tori Avey, famosa blogger americana, che spiega molto bene come realizzare le varie farciture (Kolaches di Tori Avey)

Ci vuole poco per farli, giusto il tempo delle lievitazioni. Io ho utilizzato la mia fedele macchina del pane ma possono essere realizzati anche a mano o nella planetaria. Unica deroga alla tradizione la cottura. Le nonne ceche utilizzavano il forno a legna, io no 😇

Vuoi altre ricette come questa? Prova la Chec in trei culori, la ciambella ai tre colori, un celebre dessert rumeno, la profumata brioche Babka, le piccole Bouldouk per una super colazione o, per un antipasto saporito l'Ajvar il caviale (vegetariano) preferito nei Balcani!


Kolaches


500 g farina (metà manitoba metà 00)
1 bustina di lievito di birra
100 g zucchero
120 g burro morbido
2 uova
125 ml latte tiepido
1 punta di noce moscata
1 scorza di limone grattugiata
1 scorza di arancia grattugiata
vaniglia (estratto, semini o vanillina fate voi)
1 pizzico di sale

per il ripieno:

confetture varie
crema la cioccolato e nocciole

latte e rosso d'uovo per la superficie


Se hai la macchina del pane:

Se ha la macchina del pane metti tutti gli ingredienti nel cestello, partendo da quelli liquidi e terminando con il lievito di birra, e avvia il programma impasto e lievitazione. Se hai la SilverCrest del Lidl, corrisponde la programma numero 10.

Se hai la planetaria:

Sciogli il lievito nel latte appena tiepido. Monta il gancio e nella ciotola metallica versa: latte e lievito,, burro, uova, zucchero, sale, noce moscata, vaniglia e scorze degli agrumi.

Lavora fino a ottenere un composto omogeneo e aggiungi poco a poco la farina. Visto che non tutte le farine sono uguali, potrebbe verificarsi che la tua assorbe molto più liquido rispetto alla mia. In tal caso, se il composto è troppo asciutto puoi unire ancora un po' di latte. Al contrario, se lo vedi troppo morbido, puoi unire latra farina ma ricorda: non più di 50 grammi!

Lavora con il gancio finché l'impasto non incorda. Trasferiscilo in una ciotola oliata, copri con la pellicola e lascia raddoppiare di volume.

Trascorso il tempo, metti il tuo impasto su un piano di lavoro e sgonfialo leggermente. Dividilo a metà.

Prendi una di queste metà e stendila con il mattarello a un'altezza non inferiore ai 2 centimetri. In parole povere, non fare una sfoglia troppo sottile come ho fatto io perché altrimenti i Kolaches non vengono con quella bella forma tonda e alta che rappresenta il loro marchio di fabbrica.

Prendi un coppapasta tondo di media grandezza e ritaglia tanti pasticcini. Fai così anche con l'altro impasto. Metti i tuoi pasticcini su teglie foderate di carta forno e lasciali lievitare per almeno 45 minuti.

Prepara un mix di latte e rosso d'uovo e, trascorso il periodo di riposo, spennella con cura la superficie. Prendi un cucchiaino fai una fossetta al centro e riempila con il ripieno da te prescelto.

Metti inforno caldo e cuoci a 180 °C fino a doratura (ci vorranno all'incirca venti minuti).

Fai raffreddare e buona colazione!





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