Lucrezia era nobile nel nome e nella nascita.
Un pò meno nel carattere. Fiocco rosa ben inamidato sui capelli e nasino perennemente all'insù.
La sua tata le ripeteva in continuazione che "come dice Totò, signori si nasce ,e tu..." e distoglieva lo sguardo afflitta, senza finire la frase. Perchè Lucrezia non parlava ,ordinava. Perché Lucrezia era una piccola despota e non si fermava nemmeno dietro punizioni o sguardi disperati di tate & co.
I giochi invadevano le stanze dell'antico appartamento,grande quanto l'Ippodromo di San Siro.
Barbie, orsacchiotti, Winx, bambole parlanti, bambole piangenti, lego, cubi magici e affini.
Fermi, immobili come in un Museo.
Apparentemente.
Perché c'era solo il silenzio del museo, non la perfezione.Una Barbie era rasata, ad un'altra mancava una gamba, un'altra ancora aveva un piede mordicchiato.
Un Museo si, ma degli orrori.
Laura era una bimba che di nobile aveva solo l'animo.
Viveva in una casa di ringhiera, piccola come il taschino dal quale suo papà ogni sera faceva uscire una caramella o un piccolo fiore. Anche lei aveva il nasino all'insù e tante lentiggini sparse. Rideva facilmente ed era sempre in giro a casa delle sue vicine. Riconosceva a naso le spezie utilizzate da Aisha, da Shanti l'indiana e da Ivanka la russa. Un mix di profumi, di lingue e di colori che rendevano il suo condominio un luogo magico.
Laura aveva solo una bambola, Maria, che la sua mamma aveva sapientemente cucito con i resti delle stoffe degli abiti che confezionava per "le signore" della Milano bene.
Maria aveva un suo lettino , ricavato da una scatola di scarpe e tutte le settimane faceva il bagno e Laura usava per i suoi capelli di lana un balsamo speciale. Glielo aveva dato Aisha con l'aria solenne di chi sta regalando un tesoro...diceva che era il segreto di bellezza delle donne arabe!
Un giorno Lucrezia e la mamma capitarono in quel bizzarro condominio. La bimba portava con se Milky, l'orso senza un braccio. Suonarono proprio alla porta di Laura. La mamma di Lucrezia aveva bisogno di un tailleur su misura e le amiche del circolo di beneficenza le avevano indicato quella sartina di ringhiera, "tanto brava ma tanto sfortunata".
Le due bimbe non si sorrisero .Lucrezia seduta immobile come una statua, con il nasino disturbato dall'odore di un mondo che non era il suo. Milky posato accanto a sè , senza nessuna grazia.
Laura era lì vicino. Raccoglieva i ritagli di stoffa che trovava in terra e improvvisava vestiti e scialle per la sua bambola. E la accarezzava,la baciava e la cullava.
Milky osservava incuriosito la scena.
Allora c'era altro al di là della 'appartamento grande quanto l'Ippodromo.
C'erano bimbi diversi.
C'era amore.
Tanto.
La sera, nel buio del grande appartamento , Milky svegliò le Barbie, le Winx, cercò il cubo magico nascosto nell'armadio, i Lego al completo e le bambole.
Raccontò della sua avventura del pomeriggio, della dolcezza di quella bimba lentigginosa, dell'amore verso una bambola fatta di niente.
Bastò uno sguardo intorno a loro,a quel marmo freddo,a quelle pareti bianche,immacolate.
Ken e Big Jim aprirono la porta finestra. I più grandi presero un lungo lenzuolo e mano mano tutti i giochi della stanza di Lucrezia furono fuori nella notte buia. Con un'unica destinazione: la casa di ringhiera.
Quatti quatti arrivarono alla finestra. Il piccolo nasino all'insù splendeva nella luce argentea della notte. Milky sospinse la finestra e lentamente tutti i giochi entrarono , annusando l'aria che sapeva di spezie , amore e tanta allegria.
Si misero tutti intorno il letto di Laura, aspettando fiduciosi il risveglio di quella bimba che sapeva trattare con amore e rispetto le sue cose.
Milky sorrideva tra sè , pensando che a volte basta un piccolo atto di coraggio per cambiare la propria vita.
Un bel piatto freddo oggi.Un'insalata d'orzo gustosa e sana!
INSALATA D'ORZO AI GAMBERETTI
350 gr orzo perlato
15 pomodori pachino
2 cucchiai di brandy (o in mancanza vino bianco)
1 limone
prezzemolo tritato
5 foglie di basilico
300 gr code di gambero sgusciate
1 spicchio di aglio
olio extravergine
Prendete l'orzo e lavatelo sotto l'acqua corrente. Mettetelo a lessare in una pentola capiente con acqua salata (ci vorranno all'incirca 35 minuti).
Nel frattempo in una padella mettete dell'olio e uno spicchio di aglio.
Fate soffriggere e versatevi i gamberetti. Unite il brandy e fate sfumare. Aggiungete i pomodori pachino privati dei semi e tagliati a dadini. Salate, pepate e dopo cinque minuti spegnete.
Scolate l'orzo.
Se avete tempo unite l'orzo ancora caldo con i gamberetti cotti con tutto il loro sughetto. Aggiustate di sale e di pepe. Unite olio extravergine, il succo del limone , il basilico e il prezzemolo tritati.
Se invece il tempo è tiranno, raffreddate l'orzo sotto acqua corrente e unite il condimento , le spezie , l'olio , il sale e il pepe.
Servite freddo ,avendo cura di coprirlo durante il riposo in frigorifero.
Ma è tua la storia di Milky? Mi ha intenerito il cuore sappilo!
RispondiEliminaL'insalata di orzo e gamberi poi, è ancora meglio con questo accenno di caldo!
commovente. brava. e l'orzo? superlativo!
RispondiEliminaun abbraccio
amelie
Bella e storia e veritiere come lo sono tutte le tue, a volte basta poco ma soprattutto un po di coraggio e qualche cosa che ci sproni a cambiare :) Gnam io ora però mi gusto questa insalata...i gamberetti li adoro!
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