La pasta e fagioli alla romana secondo Ada Boni e Gigi Fazi


Pasta e fagioli di Ada Boni


La storia della mia pasta e fagioli secondo Ada Boni parte da uno scaffale di un vecchio mobile.

Un palazzo un po' âgée con scale di pietra e soffitti alti. Il muro un po' scrostato, un androne buio dove ogni volta che entravi sentivi soltanto l'eco del tuo cuore. Batteva un po' più forte perché le ombre sembravano celare orribili segreti.

Al quarto piano abitava un'amica di mia mamma. Mi piaceva trascorrere i pomeriggi in sua compagnia soprattutto perché in casa sua si respirava odore di cipria e vecchi libri. Un profumo che a me bambina faceva sognare.

Uno di questi volumi aveva attirato la mia attenzione.
Il Talismano della felicità.
Sarà che la vita mi aveva già presentato un conto salatissimo, sarà che ognuno di noi cerca la strada più breve per la serenità, fatto sta che la parola Talismano associata alla felicità mi faceva pensare a quel libro come a un qualcosa di magico.

E in effetti magico doveva esserlo perché la Gaetana lo prendeva, lo sfogliava e poi correva in cucina. Il risultato? Profumi e sapori capaci di raccontare una storia antica, di accarezzare il palato e di ingolosirlo senza remore.

Io cercavo inutilmente di afferrarlo ma non c'era verso, non ci arrivavo. 
Toccali tutti, mi diceva, ma questo no. 

Perché?

Perché ci tengo e poi lo avrai quando ti sposi.
E già, perché il Talismano della Boni era un regalo immancabile per le future spose, almeno qui a Roma. 

Un marito con la pancia piena è un marito soddisfatto mi diceva la Gaetana. E in effetti, il suo Giovanni la riempiva di regali e baci. E io pensavo..lo vedi, tutto merito del libro.

Ebbene  a quel punto avrei sposato pure il mio amico Luigi, sdentato, più piccolo di me e tifoso della Lazio, pur di farmi regalare 'sto benedetto libro.

Ada Boni è una certezza. Le sue ricette sono un punto fermo per chiunque voglia imparare l'ABC dell'arte culinaria. Non puoi innovare se non hai le basi. E le pagine dei suoi libri sono pura arte. Del resto, aveva delle belle frequentazioni: suo zio Adolfo Giaquinto e Auguste Escoffier, amico di suo marito.



La pasta e fagioli alla romana proposta da Ada Boni e rivisitata da Gigi Fazi, re dell'Hostaria Romana, è semplicissima: fagioli, pasta, battuto, pomodoro. Come tutte le cose semplici però incanta i sensi e seduce con un profumo che richiama antichi ricordi di tovaglie a quadretti e di mamme con il grembiule.

Quando gli ingredienti sono pochi, la qualità deve essere ineccepibile. La cipolla migliore, i fagioli gourmand e una pasta che sappia accompagnare, legare ed esaltare tutti gli ingredienti. Per realizzare la mia pasta e fagioli ho scelto i Maltagliati di Filotea, l'azienda marchigiana che ama mettere le mani in pasta! I loro maltagliati hanno la qualità che personalmente cerco nella pasta all'uovo: la porosità e la capacità di catturare il condimento. Vi sembra scontato? A me no!

La ricetta antica narra di un protagonista autentico: il prosciutto. L'osso nel brodo e il grasso nel battuto. Non vi piace? Sostituitelo con la pancetta dolce! Ma non fatelo mancare in questa pasta e fagioli realizzata in collaborazione con Filotea. E' quel quid in più capace di fare la differenza.

A questo punto non ci rimane che preparare la nostra ricetta.

P.S. Io comunque alla fine non ho sposato Luigi e non ho nemmeno ricevuto in regalo dalle mie vicine il Talismano della Felicità😊




PASTA E FAGIOLI

per 4 perone

300 g di borlotti (o cannellini)
6 pomodori piccoli (pelati in alternativa)
1 cipolla piccola
1 carota
1 costa di sedano
grasso di prosciutto o 100 g di pancetta dolce tritata
1 spicchio di aglio
1 litro di brodo vegetale
250 g di Maltagliati FILOTEA

La sera prima metti i fagioli a bagno nell'acqua e tienili così per circa 8 ore.
Al mattino scolali e falli cuocere in una pentola con abbondante acqua per circa un'ora (se hai la pentola a pressione, usala! In questo caso bastano solo venti minuti). Ricordati di non aggiungere sale, altrimenti i fagioli  induriscono.

In un tegame di coccio fai soffriggere il battuto di verdure (cipolla,carota,aglio e sedano) insieme al grasso o alla pancetta. Aggiungi i pomodori a pezzetti e i fagioli lessati in precedenza. 

Se hai un osso di prosciutto questo è il momento di aggiungerlo.

Nel tuo tegame versa il brodo vegetale caldo e porta a ebollizione. Dopo una decina di minuti assaggia e regola di sale e pepe.

Se ami la pasta e fagioli densa e corposa, prendi il frullatore a immersione e frulla un po' del contenuto.

Versa i maltagliati e porta a cottura, aggiungendo altro brodo se necessario.

Fai riposare la pasta per cinque minuti prima di servirla con un filo di olio extravergine d'oliva.




Commenti

  1. Ma che bella qusta pasta e fagioli.
    Un abbraccio

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  2. Ho scoperto un altro personaggio favoloso nella gastronomia. Avevo sentito parlare del Talismano...ma non ho approfondito ora vado a curiosare. Favolosa questa pasta e fagioli. Pensa che a Trieste le minestre cme pasta e fagioli, la nostra rinomata "jota", minestra di bobici (mais fresco) noi ormai non più ma le mamme e nonne mettevano sempre l'osso del prosciutto visto che da noi il prosciutto è un must. Non si usa i maltagliati ma alle volte le tagliatelle spezzate, i ditalini (quella pasta rigata piccola) alle volte rimanenze di pasta secca varia tra lunga e corta e la lunga la si spezzava. Grazie prendo nota di tutto. Buona serata.

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