Gli Spaghetti alla Don Alfonso e apologia di un marito



Spaghetti mania.
Ebbene, dovete continuare a sopportarmi cosi
Ieri vi ho dato ampio resoconto del perchè lo spaghetto.
Oggi continuo anche perchè cucinare dei sani piatti mediterranei è il giusto pegno che devo pagare a mio marito.
Una delle cose che mi affascinano sempre in lui è la sua propensione a non stupirsi di fronte alle mie passioni.
Tenete conto che ne ho all'attivo circa cinque in questo momento:corso intensivo di inglese, autoproduzione casalinga, orto sul balcone, ricerca di pallet (ma avete visto quante cose ci si possono costruire?Date un'occhiata QUI ), cucina etnica.

Il che vuol dire che studio, invento , semino, annaffio, raccolgo, trapianto, lavo, stiro, correggo i compiti alla piccola e vedo per la quindicesima volta Frozen con lei, seguo la grande nei suoi discorsi (A sta con M, ma M sta con Y. Y però non lo vuole. Mi stiri i capelli?  Mi fai lo shatush? Mi metto a dieta, no mangio. Mi metto i leggins, no i pantaloncini, mamma sono brutta, mamma mi hai fatto bellissima). Tolgo la polvere, faccio conversazione con il pc in inglese, gioco con la gatta che mi si attacca alle caviglie se non le presto attenzione nell'esatto nanosecondo che dice lei.
E lui?
Lui sta lì e partecipa di ogni passione.
Dandomi una mano dove possibile.
Restaurando pallet improvvisati.
Sorvegliando i pentoloni dove bollono i miei detersivi autoprodotti e cosi via
A questo ci aggiungiamo la cucina.
E' stata un'estate di esperimenti vegetariani.
La mia cucina si è riempita di miglio, quinoa, amaranto, algha kombu, tahini, bulgur.
Tutto questo con un occhio strizzato all'Oriente.
E lui?
Lui non ha battuto ciglio.
Ha assaggiato.
Lui, siculo nelle viscere, abituato ad una cucina tradizionale, dai sapori noti e rassicuranti...ha preso le bacchette in mano e ha mangiato un basmati con la maestria di un cinese.
Ha apprezzato, corretto e rivisitato.
E ha lavato sempre i piatti, cosa non di secondaria importanza!

Quindi come non pagare pegno con la sua grande passione?
La pasta.
Quella semplice, pochi sapori ma giusti.
E materie prime eccellenti.
Come solo la nostra Italia sa darci.
E' il caso di questi spaghetti.


L'estate in tavola.Una cascata di pomodorini del piennolo se li trovate (io non li ho trovati sgrunt).
Olio della migliore qualità.
A me piace robusto.
Con carattere.
Aglio, meglio se fresco.
E tanta fame.
Ma tanto, quella, non ci manca mai!



La ricetta è dello chef Ernesto Iaccarino e l'ho trovata dapprima da Teresa di Scatti Golosi e poi Qui.
Che dirvi?
Provatela e...
Buon appetito!



SPAGHETTI ALLA DON ALFONSO

400 gr spaghetti trafilati al bronzo
500 gr pomodorini
3 spicchi di aglio
foglie di basilico
1\2 bicchiere di olio extravergine d'oliva

In una padella mettette metà dell'olio e soffriggetevi 2 spicchi di aglio.
Unite i pomodorini , dopo averli schiacciati con le mani e continuate la cottura a fuoco vivace per 6 minuti. Spegnete ed aggiungete qualche foglia di basilico stracciata a mano.
Intanto fate cuocere la pasta
In un'altra padella mettete il restante olio e soffriggete l'altro spicchio di aglio.
Togliete la pasta dal fuoco due minuti prima della fine della cottura. Mettetela nella padella con l'aglio e terminate di cuocerla .Se dovesse restringersi troppo il fondo di cottura aiutatevi con l'acqua della pasta stessa.
Sistemate la pasta nei piatti.
Fate un nido al centro e versatevi i pomodorini che avete precedentemente preparato con tutto il loro olio
(in foto non lo vedete perchè altrimenti il piatto sarebbe diventato a pois per le macchie!!)







Commenti

  1. Cosa c'è di meglio di una piatto di spaghetti con i pomodorini????? Questi sono da svenimento!

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  2. ahahhahah povero Calo, ora lo faccio venire un pò da me così si rilassa, ahahhah naturalmente tu non sei invitata, ciao soreta <3

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  3. certo che va accontato quel tuo adorato maritino e questo piatto e' davvero perfetto!!!!Brava!!!Baci Sabry

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  4. Se non lo avessi già sposato tu me lo sposavo io tuo marito! E sì perché anche io ho fatto il periodo di dieta vegan vegetariana con vista su cucina orientale... e mi è piaciuta, lo ammetto. Tutti quei prodotti continuo a usarli! Ma non trovo nessuno che mi venga dietro a lavar tutte le caccavelle (benedetta lavastoviglie!).
    Bel simpaticissimo racconto. Mi sono trovata simpaticamente bene qui, e ho apprezzato questo dono per la pazienza e l'amore per tuo marito. In fondo questi sono sempre grandi strabilianti e intramontabili piatti della nostra tradizione. E chi li molla!

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