Di troppa fecola si muore.
Ma Deborah con l'acca non lo sapeva ancora quel martedi.No,non era martedi diciassette.Era semplicemente un tiepido martedi mattina di un altrettanto tiepido aprile.
L'aroma del caffè era talmente forte che il gatto era sceso da Mr.Chan a cercare un rimedio per l'insonnia.
Deborah con l'acca sorseggiava il suo ennesimo caffè con gli occhi fissi sullo schermo e la mano armata di matita.Sul foglio piani,orari,indizi.
Una scrittura meticolosa,precisa,sottile.No,non stava progettando l'attacco ad un caveau della banca.
Stava progettando lo sterminio delle foodblogger.
Non che odiasse la cucina.Tutt'altro.Lei cucinava, e anche bene.
Le stavano solo un pochinosullo stomaco tutte 'ste donne che aprivano un blog e mettevano a disposizione del mondo intero ricette,consigli ,sorrisi.
No,non si fa cosi,pensava Deborah con l'acca.
Lei le sue ricette perfette mica le condivideva.Il suo cavallo di battaglia era il ciambellone della trisavola Assunta.Buono,soffice,con quello stuzzicante aroma di anice.Successo garantito alle feste comandate ea lle riunioni con le amiche al circolo del Tressette.Ma a nessuno mai aveva dato la ricetta.Chiusa con lei nella tomba.Cosi l'avrebbero ricordata come Deborah con l'acca che faceva il ciambellone che spacca.Mica pizza e fichi.
Nel corso degli anni aveva modificato leggermente le dosi della trisavola.
Perchè lei aveva scoperto il segreto di ogni successo in cucina sia dolce che salato.
La fecola di patate.
A lei quella polverina bianca faceva un effetto strano.Apriva la confezione,la rovesciava su un piatto e la toccava,se la metteva a mò di profumo dietro le orecchie...se la infilava un pò nel naso.Lo aveva visto fare in un film del resto.E quando lei aveva chiesto alla sua mamma spiegazioni,la mamma aveva detto che era fecola.Semplicissima fecola di patate.
Una volta ad una festa aveva visto un ragazzo con quella polverina bianca davanti."Perchè fai cosi?"aveva chiesto timidamente lei.
"Perchè me vojo sballà,a secca"
Ma allora questa fecola era un portento!Da allora non mancò mai tra le sue cose.E in quanto allo sballo,beh lei sentiva solo una gran voglia di starnutire...ma forse la gente si sballava con gli starnuti.
Deborah con l'acca che viveva con la pensione della nonna e non lavorava ,trascorreva la sua giornata a leggere ricette delle foodblogger.E il suo massimo divertimento era commentare in forma anonima,contestando qualsiasi cosa:dalla punteggiatura alla grammatura delle ricette,passando attraverso la derisione di qualsiasi ricetta.
Finchè non le bastò più.E iniziò a progettare uno sterminio di massa delle foodblogger,perchè quelle erano inarrestabili.
Spiava di continuo risposte,commenti e cercava indizi di luoghi,di strade,di particolari allergie.E annotava tutto con diligenza.
Quel giorno però aveva una missione da compiere.
Aveva letto di un ciambellone che tutti definivano buonissimo.Aaargh,solo il suo meritava cotanta fama.
Link dopo link arrivò alla ricetta di tal ciambellone della bloggerista cialtrona,una tale Ornella la snella.
Lesse e appuntò con cura gli ingredienti.
"Non sarà mai come il mio.C'è troppa poca fecola!E stavolta lo dimostrerò".
E cominciò ad armeggiare con uova e farina,mentre faceva l'ennesimo caffè e il gatto di casa si attaccava direttamente alla boccetta del Valium.
Fecola.E giù cinquanta grammi.
Fecola.E giù 100 grammi.
Ma sai che c'è?Altri cento e non se ne parla più.
E poco le importava che l'impasto assomigliasse a quella roba che lo zio Cettino utilizzava per riempire i buchi nel muro.Stucco,le sembrava dicesse tra un'imprecazione e l'altra.
Mise l'impasto nel forno.Trentacinque minuti più due secondi.
La perfezione,secondo Deborah con l'acca.
"E stavolta mi filmo pure e lo metto in rete.Altro che il ciambellone di Ornella la snella".
Driin.
Il timer a forma di bue tibetano.
Guanti da forno.
Deve raffreddarsi.
Ventotto minuti.
Altro giro di timer.
Macchinetta fotografica in modalità ripresa
Driin.
Piatto da portata quello buono,quello che fa tanto Old England.
Coltello.
Fetta.
Mega sorriso e bocca spalancata.
La scientifica la trovò cosi.
Con quella bocca spalancata e quel boccone di torta nella gola.
La squadra di "C.S.I Roccavattelappesca" dopo attente e accurate indagini stabili che la causa della morte fu quel pezzo maledetto di ciambellone,troppo gnucco da poter essere mandato giù senza adeguati liquidi.
Dalle analisi chimiche e batteriologiche si evinse che tale ciambellone conteneva troppa fecola.
Di troppa fecola si muore.
E anche di troppa ignoranza.
Perdonerete oggi la digressione in un genere a me caro nella lettura,il noir.Certo,il mio è un noir strampalato ma siamo in un clima pre- Halloween,quindi fatemelo passare.
Un racconto dedicato a tutte quelle persone che guardano con sospetto noi foodblogger.A quelle persone che si sentono in dovere di spaccarci il capello,pardon la ricetta,di contestarci tutto,a volte in maniera anche anonima.
C'è posto per tutti in questo mondo,Non siamo chef,non siamo pasticcere ma portiamo nel mondo del food due cose essenziali:la nostra esperienza di donne,mamme e mogli che hanno a che fare con i palati più esigenti (quelli delle nostre famiglie) e soprattutto portiamo una gran quantità di sorrisi.
E questi non fanno mai male!
Un grazie particolare alla mia cara amica Ornella la snella,pardon Ornella di Ammodomio,che mi ha gentilmente prestato la ricetta del suo buonissimo ciambellone nonchè fornito l'idea sul come accoppare Deborah con l'acca.
ndr:Ogni riferimento a persone esistenti e fatti realmente accaduti è puramente casuale.Il racconto ovviamente è un parto del mio unico neurone funzionante ^_^
Questa è la sua ricetta :
Ciambellone
250 gr farina
250 gr panna
250 gr zucchero (io ne ho utilizzati 200)
50 gr amido di frumento
4 uova
1 bustina di lievito vanigliato
1 pizzico di sale
1 cucchiaio di sambuca (o altro liquore,Ornella usa il rum)
scorza grattugiata di limone
Sbattere le quattro uova con lo zucchero.Aggiungere la panna e il sale,continuando a mescolare brevemente.Unire il liquore e la scorza del limone.Setacciare le farine con il lievito ed aggiungerle al composto in tre riprese,sempre mescolando con attenzione per evitare la formazione di grumi.
Versare in uno stampo imburrato ed infarinato (il mio era da 24 cm).Cuocere a 180 gradi per una quarantina di minuti.
Far raffreddare e spolverare di zucchero a velo.
Ma Deborah con l'acca non lo sapeva ancora quel martedi.No,non era martedi diciassette.Era semplicemente un tiepido martedi mattina di un altrettanto tiepido aprile.
L'aroma del caffè era talmente forte che il gatto era sceso da Mr.Chan a cercare un rimedio per l'insonnia.
Deborah con l'acca sorseggiava il suo ennesimo caffè con gli occhi fissi sullo schermo e la mano armata di matita.Sul foglio piani,orari,indizi.
Una scrittura meticolosa,precisa,sottile.No,non stava progettando l'attacco ad un caveau della banca.
Stava progettando lo sterminio delle foodblogger.
Non che odiasse la cucina.Tutt'altro.Lei cucinava, e anche bene.
Le stavano solo un pochinosullo stomaco tutte 'ste donne che aprivano un blog e mettevano a disposizione del mondo intero ricette,consigli ,sorrisi.
No,non si fa cosi,pensava Deborah con l'acca.
Lei le sue ricette perfette mica le condivideva.Il suo cavallo di battaglia era il ciambellone della trisavola Assunta.Buono,soffice,con quello stuzzicante aroma di anice.Successo garantito alle feste comandate ea lle riunioni con le amiche al circolo del Tressette.Ma a nessuno mai aveva dato la ricetta.Chiusa con lei nella tomba.Cosi l'avrebbero ricordata come Deborah con l'acca che faceva il ciambellone che spacca.Mica pizza e fichi.
Nel corso degli anni aveva modificato leggermente le dosi della trisavola.
Perchè lei aveva scoperto il segreto di ogni successo in cucina sia dolce che salato.
La fecola di patate.
A lei quella polverina bianca faceva un effetto strano.Apriva la confezione,la rovesciava su un piatto e la toccava,se la metteva a mò di profumo dietro le orecchie...se la infilava un pò nel naso.Lo aveva visto fare in un film del resto.E quando lei aveva chiesto alla sua mamma spiegazioni,la mamma aveva detto che era fecola.Semplicissima fecola di patate.
Una volta ad una festa aveva visto un ragazzo con quella polverina bianca davanti."Perchè fai cosi?"aveva chiesto timidamente lei.
"Perchè me vojo sballà,a secca"
Ma allora questa fecola era un portento!Da allora non mancò mai tra le sue cose.E in quanto allo sballo,beh lei sentiva solo una gran voglia di starnutire...ma forse la gente si sballava con gli starnuti.
Deborah con l'acca che viveva con la pensione della nonna e non lavorava ,trascorreva la sua giornata a leggere ricette delle foodblogger.E il suo massimo divertimento era commentare in forma anonima,contestando qualsiasi cosa:dalla punteggiatura alla grammatura delle ricette,passando attraverso la derisione di qualsiasi ricetta.
Finchè non le bastò più.E iniziò a progettare uno sterminio di massa delle foodblogger,perchè quelle erano inarrestabili.
Spiava di continuo risposte,commenti e cercava indizi di luoghi,di strade,di particolari allergie.E annotava tutto con diligenza.
Quel giorno però aveva una missione da compiere.
Aveva letto di un ciambellone che tutti definivano buonissimo.Aaargh,solo il suo meritava cotanta fama.
Link dopo link arrivò alla ricetta di tal ciambellone della bloggerista cialtrona,una tale Ornella la snella.
Lesse e appuntò con cura gli ingredienti.
"Non sarà mai come il mio.C'è troppa poca fecola!E stavolta lo dimostrerò".
E cominciò ad armeggiare con uova e farina,mentre faceva l'ennesimo caffè e il gatto di casa si attaccava direttamente alla boccetta del Valium.
Fecola.E giù cinquanta grammi.
Fecola.E giù 100 grammi.
Ma sai che c'è?Altri cento e non se ne parla più.
E poco le importava che l'impasto assomigliasse a quella roba che lo zio Cettino utilizzava per riempire i buchi nel muro.Stucco,le sembrava dicesse tra un'imprecazione e l'altra.
Mise l'impasto nel forno.Trentacinque minuti più due secondi.
La perfezione,secondo Deborah con l'acca.
"E stavolta mi filmo pure e lo metto in rete.Altro che il ciambellone di Ornella la snella".
Driin.
Il timer a forma di bue tibetano.
Guanti da forno.
Deve raffreddarsi.
Ventotto minuti.
Altro giro di timer.
Macchinetta fotografica in modalità ripresa
Driin.
Piatto da portata quello buono,quello che fa tanto Old England.
Coltello.
Fetta.
Mega sorriso e bocca spalancata.
La scientifica la trovò cosi.
Con quella bocca spalancata e quel boccone di torta nella gola.
La squadra di "C.S.I Roccavattelappesca" dopo attente e accurate indagini stabili che la causa della morte fu quel pezzo maledetto di ciambellone,troppo gnucco da poter essere mandato giù senza adeguati liquidi.
Dalle analisi chimiche e batteriologiche si evinse che tale ciambellone conteneva troppa fecola.
Di troppa fecola si muore.
E anche di troppa ignoranza.
Perdonerete oggi la digressione in un genere a me caro nella lettura,il noir.Certo,il mio è un noir strampalato ma siamo in un clima pre- Halloween,quindi fatemelo passare.
Un racconto dedicato a tutte quelle persone che guardano con sospetto noi foodblogger.A quelle persone che si sentono in dovere di spaccarci il capello,pardon la ricetta,di contestarci tutto,a volte in maniera anche anonima.
C'è posto per tutti in questo mondo,Non siamo chef,non siamo pasticcere ma portiamo nel mondo del food due cose essenziali:la nostra esperienza di donne,mamme e mogli che hanno a che fare con i palati più esigenti (quelli delle nostre famiglie) e soprattutto portiamo una gran quantità di sorrisi.
E questi non fanno mai male!
Un grazie particolare alla mia cara amica Ornella la snella,pardon Ornella di Ammodomio,che mi ha gentilmente prestato la ricetta del suo buonissimo ciambellone nonchè fornito l'idea sul come accoppare Deborah con l'acca.
ndr:Ogni riferimento a persone esistenti e fatti realmente accaduti è puramente casuale.Il racconto ovviamente è un parto del mio unico neurone funzionante ^_^
Questa è la sua ricetta :
Ciambellone
250 gr farina
250 gr panna
250 gr zucchero (io ne ho utilizzati 200)
50 gr amido di frumento
4 uova
1 bustina di lievito vanigliato
1 pizzico di sale
1 cucchiaio di sambuca (o altro liquore,Ornella usa il rum)
scorza grattugiata di limone
Sbattere le quattro uova con lo zucchero.Aggiungere la panna e il sale,continuando a mescolare brevemente.Unire il liquore e la scorza del limone.Setacciare le farine con il lievito ed aggiungerle al composto in tre riprese,sempre mescolando con attenzione per evitare la formazione di grumi.
Versare in uno stampo imburrato ed infarinato (il mio era da 24 cm).Cuocere a 180 gradi per una quarantina di minuti.
Far raffreddare e spolverare di zucchero a velo.
Sei troppo forte....
RispondiEliminaOttimo il ciambellone...ma si sa Ornella la snella è una garanzia....
Un abbraccio e buona settimana
Monica
MITICA!!!! ahahahahahah... Bellissimo racconto!!! :DDDDDD
RispondiEliminaAHahahaha, poi dicono che al mondo non c'è giustizia!!! ;)
RispondiEliminaahahahhaaha!! carina Moni!!!
RispondiElimina"DI TROPPA FECOLA SI MUORE" .. hai ragione ed io ero già morta dal ridere mentre leggevo l'incipit!! Per il resto, non mi piace chi spara a zero su tutto giusto per il gusto di "rompere i gabbasisi" e spesso senza avere il coraggio di manifestarsi. Buon pomeriggio, serena
RispondiEliminaottimo!
RispondiEliminaMa complimenti!!! Ho riso dall'inizio alla fine :-D
RispondiEliminaLeggere questo post... Un bel modo di cominciare la settimana!!!
RispondiEliminaAhahahahahah!
Bisogna che stia attenta co sta fecola allora!!! Ed io che la osanno perché mi lega le farine sglutinate... prima o poi la scientifica trova me con la torta azzannata!
RispondiEliminaMi hai fatto ridere e ne avevo bisogno, visto che ho appena combinato una delle mie e spero di essere corsa ai ripari in tempi giusti!
Per chi parla male delle foodblogger, non so cosa dire, è gente che cavalca l'onda e la moda del momento. Se è un giornalista mi spiace per lui-lei, perché ci sono argomenti molto più seri, importanti e degli di un articolo dello spettegolamento su chi ha un blog di cucina.
buona settimana.
alice
dire spettacolare è poco! ovvio che mi riferisco al racconto, il ciambellone di Ornella lo conosco! sei un genio....
RispondiEliminaOrnella la snella.....ahahahahahha....Monica mi hai fatto morireeeee....ma come ti vengono ste perle??? :D
RispondiEliminaSmetterò di ridere tra due giorni :D
grande Monica!
RispondiEliminaSandra
Mi piace mi piace mi piace! Il tuo racconto noir, il modo in cui hai delineato Deborah con l'acca (ne conosco una anche io! - è proprio così!!!!), il tuo leggero bacchettare chi ci critica "a prescindere". Mi piace! e anche il tuo/suo ciambellone.
RispondiEliminaamelie
mi fai schiattare dalle risate.. e mentre leggo i "commenti" alle tue ricette, mi immagino un paio di persone alle prese con la fecola...
RispondiEliminaMa buono il ciambellone... ma a me così alto non mi verrà mai!!!!!
RispondiEliminaNel frattempo... sbavo sulla foto....
Il racconto mi è piaciuto tantissimo!!! potrebbe essere l'episodio pilota di un appuntamento settimanale!!!
RispondiEliminaGiusto appunto sono la diciassettesima che ti commenta :-)
RispondiEliminaDomani ti porto la torta con la fecola,ahgahhahhahahah la mia non strozza però fa stare zitti per due ore,ahahhahahah
Post molto simpatico, torta deliziosa! :)
RispondiEliminaQuesto è un SIGNOR ciambellone. Ornella ciambella la chiamerei, una tutta peperina che combatteva a suon di farina!
RispondiElimina^_^ a me voi food blogger mi avete salvato la "blogger vita" ♥
Tu poi...anche altro.
T'adoro.
Mirtillo hai ragione! ahahahahah...
Eliminaironica e divertente come sempre!!!!! bravissima....anche per il magnifico ciambellone!!!!
RispondiEliminaMonica, hai dimenticato una cosetta! "Ogni riferimento a persone esistenti e fatti realmente accaduti è puramente casuale"! :))))))))))))))))))))))))))))
RispondiEliminaFatto ^_^
EliminaBrava!!!!! ;)
EliminaChe forte Deborah con l'acca....ma davvero ci sono persone che ci odiano così tanto? Facciamo forse del male a qualcuno?
RispondiEliminaSpero proprio di no!
ahahahaha...mi ci voleva una visita da te amica...nessuno mi fa ridere di gusto così!!! :-D
RispondiElimina...dai che non ci credo al "Ogni riferimento a persone esistenti e fatti realmente accaduti è puramente casuale"...ahahahaha....
Bellissimo inno alle foodblogger e ciambellone da urlo amica mia!!!
Un bacio! Roby
Si Robi in generale è puramente casuale.Non c'è un evento specifico che ha portato alla nascita di questo racconto.E' come se fosse un riassunto di cose sentite,viste nei mesi precedenti.Chiacchiere raccolte nel web,impressioni,articoli su noi foodblogger.Di non casuale c'è solo l'idea di fondo:in questo mondo c'è spazio per tutti!
EliminaUn abbraccio amica cara!
Monica
Pesa se da solo il tuo neurone riesce a produrre ste cose, cosa si potrebbe tirar fuori se fosse in compagnia!!! HAHAHAHAH! Booono il ciambellone
RispondiEliminaAdoro il ciambellone e su questo non ci piove, assieme alla crostata è il mio dolce preferito e questo mi sembra ottimo! Grazie per aver condiviso con noi la ricetta a differenza di molte persone gelose delle loro ricette e che nemmeno sotto tortura ti diranno come farle!!! E abbasso le food bloggers montate più della panna...AHO' scendete dar piedistallo!!!! (la mia romanità ogni tanto si fa sentire!!!!).
RispondiEliminaAhò e c'hai proprio raggggione ^_^.Far circolare le ricette è una cosa bellissima!
EliminaTi abbraccio Luna
Meno male che Deborah con l'acca è morta di morte sua perchè mi stava già sulle scatole!! Invece il ciambellone mi garba di brutto, ti dirò ... Brava Monica bella, era tanto che non ti lasciavo un salutino. Un baciotto
RispondiEliminaNon lo conosco, ma posso ringraziare il tuo neurone per il bellissimo racconto che è riuscito ad occupare 10 minuti di questa giornata uggiosa fatta di lavatrici, stendini che girano e bimbo col mal di mancia (annessi e connessi!!!!!)....
RispondiEliminaMi faccio un giretto per il blog...(così mi ascolto love me tender....)