Quella mattina Dorotea la pantera di Maratea(ve la ricordate? Qui,Qui,Qui e Qui) si svegliò con una strana frase impressa nell'anima,nel sangue e nella pelle.Come un marchio a fuoco,indelebile...
"Ma de che aò"
Ma non era di Maratea direte voi?Si,d'adozione.In realtà il sangue di Romolo e Remo sgorgava dalle sue vene.E come sempre nei momenti di rottura,soprattutto di rottura di attributi arrivava il dialetto a farle compagnia.
Si alzò dal letto,scaraventando le coperte per terra.Sua maestà dormiva ancora.Anzi russava.
Andò in bagno,acqua fresca sul viso e guardandosi allo specchio si disse.
"A Dorotè ma vattela a pija 'n' saccoccia"
tradotto per i non indigeni vuol dire:Dorotea ti sta bene.
Cosa le stava bene?
tutto quello che la circondava.
La casa perfetta,il filo di perle,il camino sempre acceso,la tavola imbandita,il rossetto rosa (non sia mai rosso,curata si,figlia di buona madre mai).
E ancora le lacrime represse,i problemi risolti da sola,le puntate sotto le lenzuola in cui sotto sua maestà la cosa più eccitante a cui riusciva a pensare era la lista della spesa.
E ancora quel piccolo insulto.Il primo.E poi la spinta.magari involontaria.E poi lo schiaffo se magari la pasta era scotta.E poi il pugno perchè magari la camicia aveva una piccola piega.
Ma de che aò.
Le calze
Ma de che aò.
La gonna
Ma de che aò.
Il reggiseno.
Ma de che aò.
La maglia.
E più si ripeteva quella frase scarna,spiccia e più dentro di lei montava un coraggio sconosciuto.Una forza e un piccolo sorriso.I bimbi erano già sistemati da una sua amica.Al sicuro.Le valigie pronte,in macchina.Poche cose,le sue.Le altre le lasciava a marcire con sua Eminenza illustrissima.
Ma de che aò.
Il rossetto.
Rosso.
Rosso sangue.
Rosso passione.
Lui si girò con la pancia all'aria.Dorotea lo guardava.Come si guarda un ragno,uno scarafaggio.e poi l'idea.Aveva pensato di scrivergli due righe.ma a pensarci bene non avrebbe usato un foglio..
Si avvicinò.
La punta del rossetto svettava come l'inizio di una linguaccia irriverente.La prima parola.Bella stampata sulla fronte.
Un bel MA.
La seconda ,nella guancia sinistra.
Un bel DE.
Forse aveva calcato un pò troppo con la punta del rossetto e sua Altezza serenissima aprì gli occhi.Una carezza e due occhi dolci...Dormi caro,ti sto facendo un massaggio......
Guancia destra...
Un bel CHE.
E poi ultimo atto di una vendetta tardiva ma necessaria,sul mento ...
Un bel AO'.
Dorotea guardò quell'involontario clown dormiente creato grazie alla pazzia di un momento..Ma forse alla fine è proprio un momento,un singolo attimo,una singola diapositiva a cambiare la nostra vita.Un respiro più forte e dopo niente sarà più lo stesso.
Dormiva ancora profondamente.Faceva anche un pò pena con la faccia così conciata.Pena.Non c'era più spazio per altri sentimenti.
Scese piano le scale Dorotea.Lo chignon aveva lasciato il posto ad una massa di capelli maleducati e scomposti,ma così veri.L'aria del mattino la colpì facendola rabbrividire.Un piede fuori uno dentro.Un salto nell'ignoto o un passo indietro verso il certo,il conosciuto,magari squallido...a volte l'abitudine è una catena cosi malvagiamente rassicurante.
Un piccolo passo.
Forza Dorotea.
Si guardò indietro e nella sua testa risuonò solo un forte e inarrestabile:Ma de che aò.
La sua nuova vita stava iniziando.
Perchè ci sia una piccola Dorotea in tutte quelle donne che subiscono e accettano.Una piccola Dorotea in quella ragazza di venti anni massacrata di botte dal fidanzato e che oggi dichiara che tornerà con lui,perchè è stato un attimo,perchè lui non è colpevole e che lo ama.
E ora a noi.Grazie.Semplicemente.A chi mi ha incoraggiato,a chi mi ha telefonato.A chi mi ha inviato messaggi e mi ha esortato a tornare.Risponderò a tutte giuro.Mano mano farò il giro.
Un grazie speciale a Stefania che è arrivata durante e dopo la tempesta,in punta di piedi,con la delicatezza che l'ha sempre contraddistinta.
Un grazie speciale alla signoria sua illustrissima Cose belle della vita che come sempre mi supporta e sopporta.Alla dottoressa Psyco che mi conduce nel delirio più completo con i suoi Whats App ^_^.a Luna con la sua costante presenza.
All'immancabile buongiorno di Berry e uno ancora in particolare.
A quella persona che mi ha detto una cosa semplicissima ma vera e assoluta.
Nella vita si sceglie sempre.Si sceglie la maglia,il colore del rossetto,si sceglie se piangere,ridere, arrabbiarsi.Di fronte ad un evento passata la prima tempesta puoi scegliere come reagire.
E io ho scelto, sono tornata.
E alla psicopatica/o che gentilmente mi ha omaggiata ho da dire semplicemente una cosa:
MA DE CHE AO'!
Tiè ^_^
Crema alla stracciatella.Semplice banale ma io non l'avevo mai fatta.Ho corretto solo la dose originale della maizena perchè veniva un pò troppo liquida .la ricetta viene da "Chocola à tous les ètages".
Crema alla stracciatella
300 ml latte intero
200 ml panna fresca da montare
40 gr di zucchero a velo
40 gr maizena (dose originale 25 gr)
bacca di vaniglia
100 gr cioccolato fondente tagliato a dadini grossolani
Riscaldare la panna con 100 ml di latte ,i semini della bacca di vaniglia e lo zucchero.Diluire la maizena con il restante latte,unire la panna precedentemente scaldata e mescolare bene.Porre sul fuoco e fare addensare per pochi minuti (tenete conto che raffreddandosi rassoda ancora di più).
Una volta raffreddata completamente unite il cioccolato tagliato e mettete in frigo almeno per una mezz'oretta.
"Ma de che aò"
Ma non era di Maratea direte voi?Si,d'adozione.In realtà il sangue di Romolo e Remo sgorgava dalle sue vene.E come sempre nei momenti di rottura,soprattutto di rottura di attributi arrivava il dialetto a farle compagnia.
Si alzò dal letto,scaraventando le coperte per terra.Sua maestà dormiva ancora.Anzi russava.
Andò in bagno,acqua fresca sul viso e guardandosi allo specchio si disse.
"A Dorotè ma vattela a pija 'n' saccoccia"
tradotto per i non indigeni vuol dire:Dorotea ti sta bene.
Cosa le stava bene?
tutto quello che la circondava.
La casa perfetta,il filo di perle,il camino sempre acceso,la tavola imbandita,il rossetto rosa (non sia mai rosso,curata si,figlia di buona madre mai).
E ancora le lacrime represse,i problemi risolti da sola,le puntate sotto le lenzuola in cui sotto sua maestà la cosa più eccitante a cui riusciva a pensare era la lista della spesa.
E ancora quel piccolo insulto.Il primo.E poi la spinta.magari involontaria.E poi lo schiaffo se magari la pasta era scotta.E poi il pugno perchè magari la camicia aveva una piccola piega.
Ma de che aò.
Le calze
Ma de che aò.
La gonna
Ma de che aò.
Il reggiseno.
Ma de che aò.
La maglia.
E più si ripeteva quella frase scarna,spiccia e più dentro di lei montava un coraggio sconosciuto.Una forza e un piccolo sorriso.I bimbi erano già sistemati da una sua amica.Al sicuro.Le valigie pronte,in macchina.Poche cose,le sue.Le altre le lasciava a marcire con sua Eminenza illustrissima.
Ma de che aò.
Il rossetto.
Rosso.
Rosso sangue.
Rosso passione.
Lui si girò con la pancia all'aria.Dorotea lo guardava.Come si guarda un ragno,uno scarafaggio.e poi l'idea.Aveva pensato di scrivergli due righe.ma a pensarci bene non avrebbe usato un foglio..
Si avvicinò.
La punta del rossetto svettava come l'inizio di una linguaccia irriverente.La prima parola.Bella stampata sulla fronte.
Un bel MA.
La seconda ,nella guancia sinistra.
Un bel DE.
Forse aveva calcato un pò troppo con la punta del rossetto e sua Altezza serenissima aprì gli occhi.Una carezza e due occhi dolci...Dormi caro,ti sto facendo un massaggio......
Guancia destra...
Un bel CHE.
E poi ultimo atto di una vendetta tardiva ma necessaria,sul mento ...
Un bel AO'.
Dorotea guardò quell'involontario clown dormiente creato grazie alla pazzia di un momento..Ma forse alla fine è proprio un momento,un singolo attimo,una singola diapositiva a cambiare la nostra vita.Un respiro più forte e dopo niente sarà più lo stesso.
Dormiva ancora profondamente.Faceva anche un pò pena con la faccia così conciata.Pena.Non c'era più spazio per altri sentimenti.
Scese piano le scale Dorotea.Lo chignon aveva lasciato il posto ad una massa di capelli maleducati e scomposti,ma così veri.L'aria del mattino la colpì facendola rabbrividire.Un piede fuori uno dentro.Un salto nell'ignoto o un passo indietro verso il certo,il conosciuto,magari squallido...a volte l'abitudine è una catena cosi malvagiamente rassicurante.
Un piccolo passo.
Forza Dorotea.
Si guardò indietro e nella sua testa risuonò solo un forte e inarrestabile:Ma de che aò.
La sua nuova vita stava iniziando.
Perchè ci sia una piccola Dorotea in tutte quelle donne che subiscono e accettano.Una piccola Dorotea in quella ragazza di venti anni massacrata di botte dal fidanzato e che oggi dichiara che tornerà con lui,perchè è stato un attimo,perchè lui non è colpevole e che lo ama.
E ora a noi.Grazie.Semplicemente.A chi mi ha incoraggiato,a chi mi ha telefonato.A chi mi ha inviato messaggi e mi ha esortato a tornare.Risponderò a tutte giuro.Mano mano farò il giro.
Un grazie speciale a Stefania che è arrivata durante e dopo la tempesta,in punta di piedi,con la delicatezza che l'ha sempre contraddistinta.
Un grazie speciale alla signoria sua illustrissima Cose belle della vita che come sempre mi supporta e sopporta.Alla dottoressa Psyco che mi conduce nel delirio più completo con i suoi Whats App ^_^.a Luna con la sua costante presenza.
All'immancabile buongiorno di Berry e uno ancora in particolare.
A quella persona che mi ha detto una cosa semplicissima ma vera e assoluta.
Nella vita si sceglie sempre.Si sceglie la maglia,il colore del rossetto,si sceglie se piangere,ridere, arrabbiarsi.Di fronte ad un evento passata la prima tempesta puoi scegliere come reagire.
E io ho scelto, sono tornata.
E alla psicopatica/o che gentilmente mi ha omaggiata ho da dire semplicemente una cosa:
MA DE CHE AO'!
Tiè ^_^
Crema alla stracciatella.Semplice banale ma io non l'avevo mai fatta.Ho corretto solo la dose originale della maizena perchè veniva un pò troppo liquida .la ricetta viene da "Chocola à tous les ètages".
Crema alla stracciatella
300 ml latte intero
200 ml panna fresca da montare
40 gr di zucchero a velo
40 gr maizena (dose originale 25 gr)
bacca di vaniglia
100 gr cioccolato fondente tagliato a dadini grossolani
Riscaldare la panna con 100 ml di latte ,i semini della bacca di vaniglia e lo zucchero.Diluire la maizena con il restante latte,unire la panna precedentemente scaldata e mescolare bene.Porre sul fuoco e fare addensare per pochi minuti (tenete conto che raffreddandosi rassoda ancora di più).
Una volta raffreddata completamente unite il cioccolato tagliato e mettete in frigo almeno per una mezz'oretta.
Eccoti, ti ho aspettata, ...
RispondiEliminaSono felice che sei tornata
Te e Dorotea
Ben tornata! Ben tornata di cuore! Si è sentita molto la tua mancanza e la tua ilarità! Sei mancata tu a molti e tra i molti anche a me!
RispondiEliminaEcco la Monica che conosco!!! e non dico altro, perché ti ho già detto tutto....
RispondiEliminasono felice di festeggiare il tuo ritorno con questa magnifica crema, mi fa veramente sbavare!!!
e grazie a te per le bellissime parole...
Un abbraccio.
Stefy
Eccoti qui Monicuccia bella, come sono contenta che tu abbia deciso di tornare :) del resto non sei tu quella che dovrebbe sparire ma ben altra gente!!!
RispondiEliminaEvvivaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa :)
E grazie per i tuoi ringraziamenti nel post :) scusa il gioco di parole.... siamo noi che ringraziamo te per esserci con la tua simpatia, ilarità e buonissime pietanze :)
RispondiEliminaFinalmente!!!!!! ironica come sempre!!!! MITICA!!!! grazie epr aver utilizzato le tue energie per regalarci sorrisi, risate, riflessioni quotidiane!!!!
RispondiEliminatutto il resto....è nell'ordine delle cose.....
un bacione!!!!!
Io ti dico solo "ma de che ao'" ah ah ah
RispondiEliminasoreta ben tornata qui io per fortuna mia o sfortuna ti godo sempre . ;)
Grazie per i tuoi post e per le tue golose ricette!!!!!
RispondiEliminaBentornata Monica !!!
RispondiEliminaSono contenta di rileggerti, bentornata e un abbraccio :)
RispondiEliminami sa che mi sono persa dei pezzi, comunque felice di trovarti!
RispondiEliminatra l'altro anche super grintosa!!!
alice
Monica sei tornata bella grintosa...evviva!!! Sono felice della tua scelta! :-)
RispondiEliminaBacio e a presto!
Un ritorno grintoso, tosto e graditissimo.
RispondiEliminaBentornata Monica!
Ma de che aò....mi piace questa frase me la compro!
RispondiEliminama chiaro che dovevi tornare...che te ne volevi stare ancora nell'angolo...ma de che aò. Ridiamo e gioiamo è così bello stare bene!!!!!
bella la ricetta e mi piacciono tantissimo i colori ...fanno tanto Primavera....ciao Monica ^.^
Z&C
A me anni fa la signora Dorotea è venuta a trovarmi e il salto l'ho fatto: una svolta!!cri
RispondiEliminaMoniiiii mi fai impazzire prima o poi...hai cambiato di nuovo volto al tuo blog....a sto giro mi sa che ci hai preso, il celeste è uno dei miei colori preferiti, gne gne gne!!!! Prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr e la tua crema alla stracciatella la voglio tutta per me!
RispondiEliminaVale
W oggi sara' una giornata migliore... Sei tornata! Con i tuoi post irriverenti che fanno ridere e riflettere! Grazie! Bentornata!
RispondiEliminaMA DE CHE 'AO!!!!!
RispondiEliminaBentornata, lo scrivo con un sorriso enorme e una lacrimuccia che scende...
e... se ci sentisse, la ventenne quasimortad'amore: MA DE CHE AO'!!! Via, lasciare, andare, viaggiare lontano dagli stronzi bastardi!
Beneeeeeeeeeeeeeeeeeee.. son contenta tu sia tornata.. e più in forma di prima.. così si fa!!!! Come ti ho già detto.. "non ti curar di loro.. guarda e passa".. e visto che siamo de "core" noi.. mentre passi un bel vaff... ce sta bene tutto!!! Un abbraccio forte forte :-)
RispondiEliminaSei tornata! Sono felicissima! Davvero.
RispondiEliminaBentornata Angioletto :-)!!! questo genere di chiacchiere mi mancavano un pò!
RispondiEliminaBacino!!
EVVIVA-EVVIVA-EVVIVA!!!!! ♥
RispondiEliminaGuarda che non per questo smetterò di scriverti "buongiorno"! Mi mancavi tanto tanto, mi hai anche fatto scrivere una storiella...ma ci pensi Aò!!!!
Ps: ho letto di quella ragazza e sono rimasta veramente basita. Io la chiamo povertà. Ignoranza. Debolezza. Solitudine. Un mix di tutte queste cose. Ho paura di questa mancanza di coraggio, più che di persone così violente, o forse ne ho paura allo stesso modo...
Pps: mi sei mancata proprio da morire!
Grazie a te Monica, davvero, sei tornata e io ne sono felice!!! E tifo per Dorotea co il rossetto rosso e i capelli selvaggi! Un abbraccio grande!!! :)
RispondiEliminaUffa, ma quante cose mi sono persa? :( Dove credevi di andare Monica!!! Resta qua con noi! Un abbraccio!
RispondiEliminaGrazie di essere tornata, anche se sei rimasta assente per poco mi sei mancata!!
RispondiEliminaTi abbraccio forte
Sono ultra contenta di rileggerti! Ma de che 'ao!!!! Un abbraccione e ... mi sei mancata!! ♥
RispondiEliminacara Monica complimenti , sei tornata alla grande con questa meravigliosa ricetta....un abbraccio.
RispondiEliminaMonica, mi spiace ... sto leggendo ora che hai passato un periodo di "crisi" ... non so cosa sia successo perché gli impegni mi stanno tenendo molto lontana dai blog però mi fa piacere che tu abbia deciso di tornare :)
RispondiEliminaTi abbraccio e ti mando un bacio grande!