"...A volte si abusa di virgole,punti di sospensione,punti e virgole.E la vita si consuma e si snoda attraverso loro,come se fossero minuscoli uncini che grattano la superficie del tuo cuore.
Sai cos'è necessario?
Un punto.Bello tondo e definitivo.Di quelli che ti consentono di esprimere una caro luogo comune:punto e a capo.
E io voglio arrivare proprio lì,al nuovo paragrafo.O, spero, al nuovo capitolo.
Ti ho amato.Tanto.Ma non perchè ne avessi bisogno.Vivevo bene ,prima di te.
Ti ho amato semplicemente perchè ti ho riconosciuto.Nella pelle,nelle dita,negli occhi,nel profumo,si ,proprio in quel profumo che addosso ad altre ho sempre trovato irritante e su di te era semplice,disarmante,sensuale.Ho amato l'allegria ma anche gli scoppi d'ira.I tuoi dubbi,i tuoi slanci,le tue assenze.Non avevo bisogno di te come non ce l'ho ora.Ecco perchè è stato e sarà sempre amore,il mio.
Amare per il semplice gusto di amare,senza le necessità,senza aria che manca.Amare solo perchè è l'unica cosa che la tua anima ti dice di fare.
Perchè stranamente,a dispetto di tutto e di tutti,sai che è giusto cosi.In un contesto dove nulla è giusto.
Il mio amore era un palloncino che gonfiavo a fiato ogni volta.Ed ogni volta diventava più grande.
Ho smesso di gonfiare ad un certo punto...per evitare che scoppiasse.Il botto sarebbe stato troppo forte.
E ho continuato ad amare.Ti ho amato sbirciando attraverso la tendina di una finestra.Come un abile giocoliere ho inghiottito sguardi,parole e pensieri,Li ho chiusi in una bolla sospesa.E ho fatto finta di nulla.
Ma niente è cambiato.Tutto intatto,perchè,anche se non ci sarà mai tempo per noi,niente cambierà mai.
Lo so,ne sono convinto.
Perchè ne parlo?
Perchè molto spesso mi sono trovato a scherzare con chi mi è più vicino e a dire "Se mi dovesse succedere qualcosa,va da lei e raccontale cosa è veramente stata per me"
Ma perchè aspettare l'irreparabile?
I pensieri e le sensazioni che chiudi dentro te implodono inesorabili.
E tu perdi pezzi della tua salute.Perchè quando provi troppo amore o troppo dolore devi urlare.E io ho deciso di urlare.
Per mettere un punto.
Per salvarmi.
Gioco con i punti in questo periodo.Li metto.E più ne metto e più sto meglio.E forse a te mancava questo piccolo tassello.Ora chiudilo in un cassetto,in una scatola.Tiralo fuori quando e se ne avrai bisogno,giocaci se vuoi e richiudilo.
Io sarò lì sempre.Sarò accanto a te ,non te ne accorgerai.Sarò lieve e trasparente come l'aria che respiri.Sarò la coperta che ti scalda,il sorriso e la mano che troverai sempre tesa...per evitare che la vita ti faccia troppo male.
Anche il mio cuore sarà leggero da oggi in poi.
Perchè ho messo un punto.Ho stabilito verità e confini.
Lo dovevo a me stesso.
Lo dovevo a te."
Allora mie care.Siate spietate,giudici inflessibili di questo scritto.Sapete la mia passione per la scrittura.Sto raccogliendo i miei mini racconti per inviarli ad un concorso.Voi che mi seguite conoscete il mio modo di scrivere.Scanzonato,leggero.
Stavolta ho ascoltato una storia.Una storia struggente di qualcosa che mai potrà essere.Ho ascoltato e amato quelle sensazioni.Mi hanno ispirato questo ...racconto...lettera?Ora il dilemma è:
lo inserisco nella raccolta oppure no?Perchè è atipico,è diverso da quello che scrivo abitualmente.Perchè deve trovare il suo spazio tra Carlotta Pallotta,tra Dorotea la pantera di Maratea e la signorina Fornabaio,vi ricordate?
Stonerà in mezzo a quello stuolo di pazze di cui vi ho parlato nei mesi passati?
Siate DURE!
Oggi...che rullino i tamburi...niente dolci.
Un primo piatto.
Buono.
E per dirlo io che non amo la pasta!
Fettuccine alle zucchine,pancetta e pesto di pistacchi
400 gr fettuccine
2 zucchine
1 cipolla
100 gr pancetta
prezzemolo
per il pesto di pistacchi:
70 gr pistacchi
1 spicchio di aglio (facoltativo)
olio extravergine di oliva
1 cucchiaino di parmigiano
In una padella mettete a soffriggere la cipolla tritata.Unite le zucchine tagliate a dadini e portate a cottura lentamente.Aggiungete acqua se il composto tende ad asciugarsi troppo.
In una padella antiaderente tostate la pancetta (io ho aggiunto un pò di acqua per evitare che scurisse troppo).Unite zucchine e pancetta nella tessa padella e fatele saltare ed insaporire insieme per qualche minuto.
Mentre cuoce la pasta preparate il pesto di pistacchi.
Mettete in un contenitore tutti gli ingredienti previsti e frullate con il minipimer.Aggiungete tanto olio quanto ne serve per avere un composto abbastanza fluido.
Scolate la pasta tenendo da parte un pò di acqua di cottura.Fatela saltare nella padella con il condimento,aggiungendo l'acqua di cui sopra.
Servite,cospargendo le fettuccine con il pesto di pistacchi.
Sai cos'è necessario?
Un punto.Bello tondo e definitivo.Di quelli che ti consentono di esprimere una caro luogo comune:punto e a capo.
E io voglio arrivare proprio lì,al nuovo paragrafo.O, spero, al nuovo capitolo.
Ti ho amato.Tanto.Ma non perchè ne avessi bisogno.Vivevo bene ,prima di te.
Ti ho amato semplicemente perchè ti ho riconosciuto.Nella pelle,nelle dita,negli occhi,nel profumo,si ,proprio in quel profumo che addosso ad altre ho sempre trovato irritante e su di te era semplice,disarmante,sensuale.Ho amato l'allegria ma anche gli scoppi d'ira.I tuoi dubbi,i tuoi slanci,le tue assenze.Non avevo bisogno di te come non ce l'ho ora.Ecco perchè è stato e sarà sempre amore,il mio.
Amare per il semplice gusto di amare,senza le necessità,senza aria che manca.Amare solo perchè è l'unica cosa che la tua anima ti dice di fare.
Perchè stranamente,a dispetto di tutto e di tutti,sai che è giusto cosi.In un contesto dove nulla è giusto.
Il mio amore era un palloncino che gonfiavo a fiato ogni volta.Ed ogni volta diventava più grande.
Ho smesso di gonfiare ad un certo punto...per evitare che scoppiasse.Il botto sarebbe stato troppo forte.
E ho continuato ad amare.Ti ho amato sbirciando attraverso la tendina di una finestra.Come un abile giocoliere ho inghiottito sguardi,parole e pensieri,Li ho chiusi in una bolla sospesa.E ho fatto finta di nulla.
Ma niente è cambiato.Tutto intatto,perchè,anche se non ci sarà mai tempo per noi,niente cambierà mai.
Lo so,ne sono convinto.
Perchè ne parlo?
Perchè molto spesso mi sono trovato a scherzare con chi mi è più vicino e a dire "Se mi dovesse succedere qualcosa,va da lei e raccontale cosa è veramente stata per me"
Ma perchè aspettare l'irreparabile?
I pensieri e le sensazioni che chiudi dentro te implodono inesorabili.
E tu perdi pezzi della tua salute.Perchè quando provi troppo amore o troppo dolore devi urlare.E io ho deciso di urlare.
Per mettere un punto.
Per salvarmi.
Gioco con i punti in questo periodo.Li metto.E più ne metto e più sto meglio.E forse a te mancava questo piccolo tassello.Ora chiudilo in un cassetto,in una scatola.Tiralo fuori quando e se ne avrai bisogno,giocaci se vuoi e richiudilo.
Io sarò lì sempre.Sarò accanto a te ,non te ne accorgerai.Sarò lieve e trasparente come l'aria che respiri.Sarò la coperta che ti scalda,il sorriso e la mano che troverai sempre tesa...per evitare che la vita ti faccia troppo male.
Anche il mio cuore sarà leggero da oggi in poi.
Perchè ho messo un punto.Ho stabilito verità e confini.
Lo dovevo a me stesso.
Lo dovevo a te."
Allora mie care.Siate spietate,giudici inflessibili di questo scritto.Sapete la mia passione per la scrittura.Sto raccogliendo i miei mini racconti per inviarli ad un concorso.Voi che mi seguite conoscete il mio modo di scrivere.Scanzonato,leggero.
Stavolta ho ascoltato una storia.Una storia struggente di qualcosa che mai potrà essere.Ho ascoltato e amato quelle sensazioni.Mi hanno ispirato questo ...racconto...lettera?Ora il dilemma è:
lo inserisco nella raccolta oppure no?Perchè è atipico,è diverso da quello che scrivo abitualmente.Perchè deve trovare il suo spazio tra Carlotta Pallotta,tra Dorotea la pantera di Maratea e la signorina Fornabaio,vi ricordate?
Stonerà in mezzo a quello stuolo di pazze di cui vi ho parlato nei mesi passati?
Siate DURE!
Oggi...che rullino i tamburi...niente dolci.
Un primo piatto.
Buono.
E per dirlo io che non amo la pasta!
C Con questa ricetta partecipo al contest di In Cucina con Gioia in collaborazione con Aroma Sicilia
Fettuccine alle zucchine,pancetta e pesto di pistacchi
400 gr fettuccine
2 zucchine
1 cipolla
100 gr pancetta
prezzemolo
per il pesto di pistacchi:
70 gr pistacchi
1 spicchio di aglio (facoltativo)
olio extravergine di oliva
1 cucchiaino di parmigiano
In una padella mettete a soffriggere la cipolla tritata.Unite le zucchine tagliate a dadini e portate a cottura lentamente.Aggiungete acqua se il composto tende ad asciugarsi troppo.
In una padella antiaderente tostate la pancetta (io ho aggiunto un pò di acqua per evitare che scurisse troppo).Unite zucchine e pancetta nella tessa padella e fatele saltare ed insaporire insieme per qualche minuto.
Mentre cuoce la pasta preparate il pesto di pistacchi.
Mettete in un contenitore tutti gli ingredienti previsti e frullate con il minipimer.Aggiungete tanto olio quanto ne serve per avere un composto abbastanza fluido.
Scolate la pasta tenendo da parte un pò di acqua di cottura.Fatela saltare nella padella con il condimento,aggiungendo l'acqua di cui sopra.
Servite,cospargendo le fettuccine con il pesto di pistacchi.
Buongiorno cara Monica! In fondo le varie carlotta pallotta e cicciapasticcia avranno pur provato l'amore, l'avranno immaginato, sognato .. io non ometterei questo pezzo! Adoro il pistacchio e sarà ottimo il contrasto con la pancetta! buona giornata,serena
RispondiEliminaSerena buongiorno cara!In effetti hai ragione!Grazie per il consiglio!
EliminaUn bacione!!
Monica
Ciao Monica. Mi permetto di darti il mio parere. Ti leggo sempre con piacere, anche se non sempre lascio un commento, perchè a volte mi spiazzi e mi sembra banale tutto quello che potrei dire. Questa volta voglio proprio dirtelo che sei brava e che devi assolutamente inserire questo racconto insieme agli altri. E vero è diverso e mi ha spiazzato. Ma proprio per questo lo devi fare. Perchè sei sempre tu, quando scrivi della signorina Fornabaio e quando scrivi storie più intime come questa. Perchè il tuo stile è questo: poliedrico. E coinvolgente. E questo credimi è un gran pregio.
RispondiEliminaPoi a ben vedere non è che questo racconto stoni tanto con gli altri, si tratta sempre di persone, di sentimenti, di vita e la vita assume colori diversi. Tu sai come raccontarli questi colori. Anche io sono malata di scrittura, ma più di lettura in realtà.
Ogni tanto ci provo a mettere i pensieri nero su bianco, ma sono sempre troppo sfuggenti. Però adoro leggere, soprattutto quando le cose sono scritte bene e ti inchiodano li sul posto. Tu inchiodi. Quindi scrivi, per favore.
Spero che tu stia lavorando a un romanzo. I tuoi racconti potrebbero essere tutti semini da piantare. Anche quest'ultimo.
Ciao Manu.
Manu cara!Mi hai emozionato.Io scrivo perchè non so fare altro,perchè nella vita reale mi chiudo a riccio dietro un sorriso perchè le parole le tengo ben chiuse dentro di me.Davanti ad un foglio prendo vita,mi trasformo,esce la parte migliore di me stessa.E il fatto che qualcosa arriva a chi mi legge mi riempie di gioia.Il romanzo per ora mi spaventa.Anche perchè mi piace ascolatre direttamente e indirettamente.E da una frase,da un sospiro,da una confidenza prende il via la mia fantasia.
EliminaGrazie Manu.veramente.
Un abbraccio
Monica
A me sono piaciute molto, quelle parole. Le ho lette come se volessi raccontarci un tuo spaccato di emozioni e questo credo voglia dire che raccontano in pieno un sentimento, che sono vere. Ma dei consigli non so darteli.....
RispondiEliminaTi chiederei, piuttosto, di condividere questo bel piattino ^_^ Non averne a male, ma è semplicemente adorabile!! ; )
Un abbraccio e complimenti per il tuo modo di scrivere. Alimenta questa passione!!
Erica!!!Grazie ^_^la strada è impervia,ardua.ma se scrivo sto bene e allora continuo perchè è la mia passione,sono io,sono le tante persone con le quali parlo e mi confronto giornalmente.E' la vecchietta che incontro per strada e mi racconta un pezzo di vita.E' uno sguardo,è un pezzo della mia vita.
EliminaVieni che ce lo mangiamo insieme sto piattino?
Un bacio
Monica
Secondo me dovresti metterlo questo racconto, fa riflettere come solo tu sai fare; non credo che stoni in mezzo alle signorine, anzi, insieme a loro dai prova quanto puoi essere profonda dicendo le cose con spirito, ma anche "seriamente".
RispondiEliminaBrava!!
Un abbraccio forte e in bocca al lupo per il concorso.
Stefy
Grazie mille Stefy,il tuo parere conta molto per me!
EliminaUn bacione
Monica
Per un attimo ho pensato di leggere me, tante sono le affinità distruttive che ho letto nelle tue parole...me ai tempi della disperazione, della sofferenza. Diciamo che hai reso benissimo l'idea di cosa significa mettere un punto. Quasi quasi pensavo che fossi tu davvero a narrare una vera storia...poi ho ricordato che la scrittrice eri TU, amica mia, e tutto mi si è rischiarato :)
RispondiEliminaSai usare le parole in un modo tale che sia che tu parli di Carlotta o degli addii...il risultato è sempre coinvolgente e stupefacente.
Ti abbraccio forte tesoro mio, ti voglio bene.
Berry ciccia mia...ci sei tu,ci sono io,c'è lei,c'è lui....i mesi passati me li ricordo bene.Le affinità distruttive e quel famoso punto che poi ha portato tanto bene...vero?Una piccola pietra rosa e un nome a caso...Dino....la dimostrazione che a volte l'essenziale è vicino,proprio vicino e che si fanno dei giri immensi per planare a pochi centimetri dal nostro naso.
Eliminama quanto ti voglio bene?
Appena salgo su a Firenze mi ti stropiccio tutto.
Tua PatMo
Il mio consiglio è di inserirlo proprio perchè è diverso dai soliti pezzi che scrivi ma non per questo meno bello o meno importante anzi tutt'altro. Io credo che il bello dell'essere scrittrice stia proprio nel poter spaziare negli argomenti da trattare :) E poi ti consiglio di farmi assagggiare questo piatto :D
RispondiEliminaLuna bella!Come stai?Chissà perchè ho meno remore nel fare la cialtrona e sono più timida nel parlare di cuore,di amore!
EliminaGrazie per essere passata
Un abbraccio
Monica
Un primo piatto davvero ghiotto!!!!!!
RispondiEliminaGrazie Giuliana!!
EliminaSto leggendo uno strano libro di Concita de Gregorio che si chiama Così è la vita....tanto per rallegrarci parla della morte ma in senso gioioso ed ironico anzi parla di come metabolizzare al meglio o come trasformare il dolore di una perdita in qualcosa di positivo...a parte l'inciso, la Concita tra un capitolo di venuti a mancare e l'altro inserisce una pagina in corsivo che non c'entra nulla con il libro....come uno schiaffo improvviso...si sgancia dalla trama e poi torni sui tuoi passi....potresti utilizzarlo in questo modo...un intermezzo...tra una Pallotta e una Dorotea...sicuramente ne hai di altri...pensaci..
RispondiEliminaP.S. non sei mai una cialtrona anzi un'ironica e autoironica che sa cosa vuol dire amare!
RispondiEliminaSono daccordo con te sei bravissima. ho provato la tua ricetta buonissima .Ciao
RispondiEliminaMonica, ricensore non sono, né della cucina né della scrittura. Ma posso darti almeno le mie reazioni a tutte e due. La pasta (che ho visto stamattina a PetitChef) mi ha incantato subito! La presenza dei pistacchi, specialmente in combinazione con la pancetta, mi ha rammentato la cucina siciliana, in particolare un pranzo indimenticabile che mangiai a Catania. Per quanto riguarda le tue parole dell'amore: o sono 100% oneste ed autobiografiche, o le hai scritte con una maestria fenomenale, perché SEMBRANO oneste ed autobiografiche! Dell'amore non parlerò, ma delle tue abilità culinarie e letterarie, ti dirò: complimenti due volte!
RispondiEliminaCiao Monica, ricetta perfetta. Inserisci link e banner e poi metti i mi piaci così ti inserisco in elenco! Buona serata
RispondiEliminaInserita!! bacio
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