Mousse veloce alla ricotta




Le ho schiacciato un callo.
Ma prego faccia pure.


Senta le passo davanti dandole una sonora gomitata tra lo stomaco e parte del colon, così tanto per farmi notare.
Ma si figuri, sono qui in fila per questo.


Le spiace se quando la vedo invece di salutarla le tiro un calcio esattamente tra la tibia e il perone?
No, al limite un po’ di gesso e passa tutto…


Senta mio figlio ha detto che il suo è un megadeficente col botto. Lei consente?
Ma certo, so ragazzi. E in fondo penso anche io che mio figlio sia un filo deficiente.
Col botto?


Ma sì.


Saio pensavo di licenziarla perché ieri non mi ha portato il caffè facendo uno due tre stella. Questo fa di lei un impiegato da rinnegare, mi consenta.
Cribbio, lei ha ragione. Mi licenzi e mi dia cento frustate con tanto di gogna pubblica.


Senti cara, ho deciso che vado con la segretaria in vacanza alle Maldive. Non è che uno può solo lavorare nella vita, qualche svago bisogna pur concederselo.
Ma caro e qual è il problema? Portati anche Ramona la svedesona.Io nel frattempo ti rammenderò tutti i calzini con le mie sante manine.


Cosa notate di assurdo in questi dialoghi? Tutto?


No, una parte non è assurda. Fa parte del libero arbitrio. E come tale, proprio perché libero non è detto che sia necessariamente buono.
Per quanto riprovevoli siano gli incipit (il callo, il calcio, la fuga alle Maldive e il resto) ci sta. Ci sta che uno sia libero di sparare a zero, di fare del male.Purtroppo.Ma la cattiveria esiste, è reale tanto quanto il mal di pancia e i botti di Capodanno.
Io non tollero la seconda parte, la risposta. Quel puro, finto e falso buonismo che serpeggia subdolo. Quell’ingoiare il rospo perché così conviene, perché così si fa.
Ecco cosa c’è di assurdo in quei dialoghi.
I rapporti umani molte volte sono, avvengono e si sviluppano su un palcoscenico tirato a lucido. Ma è e rimarrà sempre un palcoscenico. Quindi una pura e semplice rappresentazione della realtà, non la realtà.
Poi c’è il dietro le quinte. E quello mi spaventa. Come mi spaventano le gatte morte, le persone che fanno finta di essere sceme e quelle che accettano sempre tutto perché fingono di essere buone. Sono le più pericolose.
Sono delle formidabili Eleonora Duse in chiave moderna. Ottime attrici, sembrano vere, ma lo sono in realtà quanto una tetta di silicone.
Io quando ne fiuto una scappo a gambe levate che manco Bolt riuscirebbe a pigliarmi.

E voi?


Facciamo un dolce express? Di quelli veloci e golosi?

Una mouse alla ricotta e yogurt, impreziosita da un cuore di crema alle nocciole.


Se la volete ancora più ricca, invece dello yogurt utilizzate la panna montata fresca!






MOUSSE VELOCE ALLA RICOTTA


250 grammi di ricotta 
125 grammi di yogurt bianco (o panna montata fresca)
50 grammi di zucchero a velo 
crema alle nocciole
granella di nocciole tostate


Prendete la ricotta e iniziatela a lavorare con lo zucchero a velo (la dose dello zucchero è puramente indicativa, regolatevi secondo i vostri gusti!)
Aggiungete lentamente lo yogurt (oppure la panna montata,Se optate per questa ,aggiungetela lentamente per non smontarla).
Dividete la mousse nei bicchieri e mettetela in frigo per almeno mezz'ora.
Prima di servirla, decoratela con un bel cucchiaio di crema alle nocciole al centro e cospargetela di granella di nocciole.
Semplice vero?



Commenti

  1. Gatte morte?....ne conosco?....ehm......mah, intanto che rifletto gradirei una coppa :-)
    Giorno soreta <3

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ehm...forse anche io...gatte morte e gente cretina ^_^ Ciao soreta ^_^

      Elimina
  2. Di gatte morte ne è pieno il mondo ma io mi sbalordisco più che altro degli uomini che si fanno abbindolare da loro e quando abbandonati con le sole mutande indosso, fanno pagare lo scotto a chi viene dopo! Poi ok il mondo è bello perchè è vario ma ci sono certe categorie di persone che vanno evitate come la peste! Non eviterei però questa delizia anzi mi ci tufferei dentro :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Luna bella, hai detto una verità assoluta secondo me...il fatto di far pagare a chi viene dopo la propria stupidaggine!
      Un abbraccio
      Monica

      Elimina
  3. Si pure io, il problema, quello che davvero non sopporto, è il non riuscire a fiutarle in tempo. Io regolarmente per prima cosa mi fido, poi la prendo in quel posto, poi taglio il ramo secco, mi manca la lucidità. Anzi la lucidità c'è ma passo sempre per quella cattiva e malfidata e pur che non succeda... cado anche io nella spirale del buonismo. Aiutatemi....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lara per fiutarle in tempo devi essere sempre "sul pezzo".Attenta, pronta a vagliare i punti e le virgole..ma come si fa?Arranchiamo tagliando rami secchi e prendendola in quel posto a fasi alterne.Impareremo?
      Ai posteri....
      Un abbraccio
      Monica

      Elimina
  4. Beh io vivrei meglio nella realtà no in questo subdolo mondo creato di ipocrisia e cattiveria
    Se c'è da dire qualcosa dirlo con rispetto e educazione, no con questo buonismo a tutti costi che mi sta proprio sulle scatole.
    Ma se usassi lo yogurt greco al.pisto della panna?come lo vedresti

    RispondiElimina

Posta un commento