Croque-cake veloce al prosciutto e ultima parte del manuale della casalinga perfetta. Astenersi timorate di Dio ;-)
Riassunto delle precedenti puntate:
Dorotea.
Penso alla nostra
casalinga perfetta e me la immagino cosi, con questo nome. Mora o bionda non ha
importanza. L'importante è che ci sia l'immancabile filo di perle coltivate, un
tocco di rossetto e i capelli ben sistemati...anche se una piccola ciocca
inizia un percorso invisibile tutto suo. Ciocca dissidente, non ne vuol sapere
di tornare tra i ranghi...
La vedete la prima
gocciolina di sudore che le imperla il labbro superiore? La nostra
eroina ha il suo bel da fare in vista del rientro di sua maestà. Quindici
minuti prima scatta il countdown. Deve dare un'ultima passata alla
polvere,infilarsi un nastro tra i capelli, mettersi il rossetto, andare a
tagliare la legna per accendere il fuoco perchè hai visto mai che sua Altezza
torna a casa e sente un leggero brividino che gli scende nelle molto onorevoli
terga......e non solo.....con un invidiabile senso materno ha dato una passata
sul gas ai ragazzini perchè non sia mai che il re Sole torna e sente un pur
flebile vocina da parte di quei plebei dei suoi figli.
La vedete un
filino affannata su quel divano? Bene procediamo.
Il
giorno è giunto. La traduzione è pronta. Astenersi timorate di Dio.
La nostra aspirante casalinga perfetta Dorotea è
arrivata quasi sulla soglia della camera da letto. Un pò affannata,un pò sfatta, il
rossetto un vago ricordo, il filo di perle penzola desolato.......ma bisogna
arrivare fino in fondo...
Regola numero otto:
" Sebbene l'igiene femminile sia importante, non
fate aspettare vostro marito davanti il bagno. E' stanco, a lui per primo l'entrata.
Tuttavia assicuratevi che il vostro aspetto sia meraviglioso prima di andare a
letto. Se la vostra routine di bellezza prevede bigodini e maschere, fatelo
addormentare prima. Potrebbe spaventarsi."
Io non nego che trovarsi di fronte, al posto della
propria moglie, una specie di Hulk con le fette di cetriolo sugli occhi possa
essere una esperienza tipo "incontri ravvicinati del terzo
tipo", però....se a questa malcapitata dovesse capitare una cistite
fulminante con tanto di corse in bagno a fare plin plin, ecco sorgere un
gigantesco problema.
O la casa è dotata di un secondo servizio
altrimenti non resta altro che il vasino a forma di paperella dei bambini. Sua
maestà in bagno, sul suo trono , non può essere disturbato.
Regola numero nove:
"Ricordate i vostri VOTI matrimoniali e l'obbligo di obbedirgli. Nel caso in cui avesse sonno. fatelo dormire e non
stimolate in lui nessuna reazione ...sessuale"
Quindi se la nostra casalinga una sera volesse
trasformarsi in Dorotea, la pantera di Maratea, le deve dire pure bene. Sua Maestà deve essere ben consenziente a cedere alle lusinghe di suddetta pantera.
Nel caso in cui però gli dovesse calare la palpebra ( oltre agli attributi) la
pantera dovrebbe prontamente trasformarsi in un bradipo sbadigliante. Questione
di voti e di obbedienza mie care.
Regola numero dieci
"Se invece LUI dovesse suggerire
l'accoppiamento accettate con umiltà, tenendo bene a mente che il suo piacere è
più importante del vostro..magari aiutatelo con un piccolo gemito, cosi farà più
in fretta"
Ma non avevano inventato il Viagra per rendere
l'incontro amoroso come i Rotoloni Regina "che non finiscono mai"??
E invece un piccolo "oh" piazzato ad
effetto così ci leviamo il dente e il dolore...mi sovviene il pensiero che
st' Altezza reale non sia poi tutto sto vulcano in eruzione ^_^
Regola numero undici:
"Se vostro marito vi propone qualche pratica
non convenzionale, voi attuatela. Il vostro dissenso lo dimostrerete con la
rassegnazione e il silenzio e la mancanza di entusiasmo.
Terminato il tutto andate a rinfrescarvi ,a
sistemarvi i capelli e fate in maniera tale da potervi risvegliare prima di lui
e attendete l'apertura dei suoi occhi facendovi trovare con il thè in
mano"
Dorotea come Mahatma Gandhi. La resistenza
passiva, la non reazione.
Se sua Altezza Serenissima prevede un amplesso con
la variante che vede la nostra Dorotea con le dita infilate nella presa della
corrente, lei deve dire di si.
Se sua Altezza Serenissima prevede un rendez-vous
sospesi sulle liane vestiti come Tarzan e Jane in pieno gennaio, lei deve dire
di si.
Basta non fare quel piccolo" oh" di cui
parlavamo sopra. L'unico cenno di vita della nostra casalinga.
Stiamo per lasciare la nostra Dorotea. Ci ha accompagnato in queste settimane nella sua ricerca di un rapporto perfetto, senza pecche, senza grinze.
Lei, insieme a noi, alle prese con questo maledetto
manuale, datato anni 60.
Ci vorrebbe un finale ad effetto.
Un finale in cui Dorotea, mentre assolve ai VOTI
matrimoniali, in realtà sogna il suo toy-boy tutto muscoli con cui giocherà
mentre sua Altezza Serenissima sarà alle prese con il suo stancante lavoro;
oppure un finale in cui la nostra eroina si alza di
scatto, butta nel camino il manuale e manda sua Altezza reale a farsi
inchiappettare dal diavolo nei giorni liberi (frase che adoro, rende bene l'idea, presa
a prestito da uno dei miei autori preferiti Diego da Silva.....)
Ma forse sarebbe un'utopia. Perchè ognuna di noi
conosce almeno una Dorotea. Perchè la
sottomissione femminile non è un vagheggiamento , è reale, è tangibile. Sembra
zucchero filato, leggero, impalpabile, evanescente. Ma come lo zucchero filato è
reale, c'è ,esiste. Come esiste ed è innato il desiderio di far funzionare
un rapporto a tutti i costi e come è innato il desiderio femminile di essere
irreprensibile e perfetta. La maggior parte di noi però con raziocinio e cuore
si ferma.
Le Dorotee vanno avanti invece, insistono. Piccoli
fantasmi svolazzanti accanto ad un uomo che manco le vede.
Ecco, questo è stato un piccolo viaggio per
ricordare a me stessa e magari anche a voi queste piccole, assurde, ma presenti
realtà.
Ciao Dorotea!
Oggi ricetta veloce ma tanto utile.
Avete presente quel benedetto pane per tramezzini, quello bianco,
senza crosta?
Ecco, io vorrei conoscere l’ideatore del packaging perché vorrei
stringergli cordialmente la mano .
Per poi dargli un’astratta testata per l’assurdità della confezione.
Provate a tirar fuori solo una fetta di tale pane.
Io immancabilmente o rompo la fetta o rompo la confezione.
E una volta rotta la plastica il pane in due nanosecondi saluta il
mondo dei vivi per farsi traghettare da Caronte nel mondo dei cibi che furono.
E allora, visto che buttare è una cosa che mi fa agitare le sinapsi,
ben vengano queste ricette, a volte cosi essenziali da sembrare quasi
stupide..ma che ci vengono cosi in aiuto nella vita domestica di tutti i
giorni.
Croque-cake al prosciutto
1 confezione di pane per tramezzini bianco
150 grammi di prosciutto cotto
100 grammi di emmenthal o altro formaggio a piacere
3 uova
1 pizzico di sale
1 pizzico di pepe
150 millilitri di latte
Noce moscata
Mescola le uova con il sale ,il pepe e il latte e la noce moscata.
In una teglia rettangolare disponete il primo strato di pane per
tramezzini, unite il prosciutto e il formaggio.
Forma un altro strato e continua cosi fino ad esaurimento degli
ingredienti stessi.
Versa sul composto ottenuto il mix di uova e latte.
Poni in forno caldo a 180 gradi per circa mezz’ora.
Fai raffreddare leggermente e servi in tavola.
No.. no.. è decisamente troppo difficile per me qusta ricetta ... Ahahahahahahaah scherzo! ma è geniale!!!!! ho giusto del pancarrè da consumare.. :-* smackkk
RispondiEliminamamma mia che meraviglia!!! Spettacolare e buonissimooo Bacione Mirta
RispondiEliminafame. fame e fame, anche le mie sinapsi non concepiscono altro vedendo queste immagini :-)
RispondiEliminaDevo dire che fortunatamente non mi riconosco in Dorotea ma so che molte donne lo sono e per compiacere l'uomo che amano Ops volevo dire di cui sono succubi, farebbero di tutto. Mi fa anche un po arrabbiare questo tipo di persone che sono tutto tranne che essere se stesse. Comunque sperando ce ne siano sempre meno per l'avvenire, alla faccia loro mi gusto questa tua delizia di Pancarre'!
RispondiEliminaTu mi fai morire!!! Vengo qui e rido, rido e mi rilasso!!! A Dorotea darei un fracco di legnate, ma forse è giusto che esistano anche quelle persone...così mi rendo conto che non voglio fare quella fine!!!
RispondiEliminaE poi vuoi mettere non dover essere vittime di sti uomini e potersi gustare una croque cake preparata all'ultimo minuto coi capelli arruffati e papparsela sul divano????
Eh sì, come scrivi "Le Dorotee vanno avanti"!
RispondiEliminaQuanto vorrei dare un morso al tuo croque cake.
Mhmmm ora capisco molte cose sul mondo patinato e rassettato di Dorotea, ammetti che hai usato sto nome per le rime baciate che hai creato nella narrazione :P
RispondiEliminaComunque io se fossi vissuta in quei '60...mhmmm...grossi macelli avrei combinato. ...meglio essere nata nei '70....e messo su famiglia nei 2000....almeno non cozzo con manuali e perdirgiorno e posso godermi un cambio persona senza scrupoli e lamentele, perché l'è bello stare dall'altra parte con lui che lava e rassetta e te sdraiata a roteare i pollici in su....piacente....di quest'epoca e non di quella.
Questo piatto è interessante, pratico e veloce, mi piace Conce'!♡♡♡
P.s. per me il nome ideale era Concetta ;)
Simpaticissimo il tuo blog per non parlare della belle idea!!!
RispondiEliminaFai un salto da me se puoi!!