I Bignè di San Giuseppe:la ricetta mai più senza!




Nel corso degli anni ho incontrato e messo alla prova varie ricette.
Maltrattate ,cambiate, storpiate, piegate alla mia fantasia.
Nessuna ha vinto.
Nessuna è stata all'altezza di quei piccoli rioni romani, dove San Giuseppe "Frittellaro" regna sovrano.
Rioni dove conta la sostanza e non l'apparenza.
Rioni dove il diciannove marzo il fegato viene chiuso in un armadietto accanto alla Soluzione Schoum che varrà presa a litri nei giorni a venire.
Non c'è arte pasticcera, non c'è guizzo particolare.
Ma solo tanto saper fare tipico del popolo.

Ho girato e rigirato, senza saper dove andare, come dice Baglioni.
Finchè ho incontrato lei e i suoi bignè.
Li ho provati.
Alla lettera, stravolti, diminuite le uova...oh vengono sempre bene.
E il sapore è proprio quello.
Quello del ristorantino lì a San Giovanni, dove li ho assaggiati la prima volta.

La dolcezza del popolo, tutta in un bignè.....


Io ve la propongo la ricetta de La Cuoca Sopraffina. Provatela se volete sperimentare il vero sapore dei famosi bignè.
Ho unito questa ricetta a quella della crema per me insostituibile ed infallibile, quella che trovate QUI.
Sembra difficile assemblare il tutto ma credetemi, al massimo un'ora di tempo ed è tutto pronto!




BIGNE' DI SAN GIUSEPPE


per i bignè:

150 grammi di farina
80 grammi di burro
200 millilitri di acqua
4 uova
60 grammi di zucchero
1 pizzico di sale


per la crema pasticcera:

2 uova intere
400 millilitri di latte
150 grammi di zucchero
30 grammi di farina
 scorza di un limone grattugiata
1 pizzico di sale

Prepariamo la crema:
mettiamo a scaldare il latte in un pentolino.
A parte montiamo le uova con lo zucchero fino a renderle belle spumose.Uniamo il sale, la scorza del limone grattugiata e la farina.
Uniamo il latte caldo, mescoliamo bene e mettiamo sul fuoco portando ad ebollizione e cuocendo per due o tre minuti.
Facciamola raffreddare.

Prepariamo i bignè:
in un tegame antiaderente portiamo a bollore l'acqua, il sale e il burro.
Togliamo dal fuoco, versiamo a pioggia la farina, mescoliamo e rimettiamo a cuocere per cinque minuti il composto a fiamma moderata.
Mescolate sempre, tende a bruciacchiarsi il composto (questo è l'unico passaggio un pò più difficile).
Togliete di nuovo la pentola dal fuoco ed aggiungete le uova con lo zucchero, sempre mescolando.
Otterrete un composto colloso, poco "simpatico" da gestire ma questo deve essere l'aspetto!
mettete a raffreddare il tutto per circa 30 minuti.

Prendete una pentola alta e stretta e riempitela di olio per friggere.Portatelo lentamente a temperatura.
Mi raccomando, l'olio deve essere abbondante. E' l'unica maniera per far venire il fritto leggero e poco unto!
Con l'aiuto di due cucchiai formate delle palline che lascerete cadere nell'olio bollente.
Toccatele il meno possibile. Si gonfieranno a poco a poco,
Lasciatele dorare  e scolatele.
Continuate cosi fino ad esaurimento dell'impasto.

Preparate una sac-a-poche , riempitela con la crema, praticate un foro al centro di ogni bignè e riempitelo come se non ci fosse un domani.
Il bignè "casalingo" e verace del romano è grande e straripante di crema pasticcera!!!
Spolverate con zucchero a velo e buon appetito!!


Commenti

  1. non faccio piu' fritti ultimamente, il mio stomaco si ribella come il tuo, ma mi segno la ricetta per il papino di casa, grazie cara!!!!baci Sabry

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  2. Io in questo caso come in molti altri vado a braccetto del Signor Emporio 21 e mi strafogo anche io .
    Calooooooooooooooooo arrivo <3

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  3. goduria per il palato un po' meno per la salute ma una volta all'anno si può fare!

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  4. Mony.. tentatriceeeee! :P Non posso mai mangiare fritti quindi.. per una volta -cacchio- fatemi affondare in questi bignè! Il mio bel fegatino abbia.. 'il fegato' (giustappunto) di negarmi qualcuno di questi, che faccio sciopero ehhh? :D Beh, sono venuti uno spettacolo lasciami dire :P TVB!

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  5. Io sono come tuo marito, potrei morire di bignè fritti naturalmente! Quelli al forno manco li guardo sono comuni pastarelle che tra l'altro neanche amo. La proverò sono curiosa, quella romanità tipica del bigne di san giuseppe mi manca e vorrei ritrovarla con te!

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  6. credo anche molto meno.....dico l'essere pronti per essere addentati!!! Non ho mai assaggiato quelli romani ma quelli abruzzesi, che si trovano qua in giro sono buoni....posso ora non provare questa ricetta? DEVO provarla.....e va da se che il mio fegato albergherà insieme al vostro lì su qualche mensola...per qualche giorno...

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  7. Direi però che invece con questo bignè vai d'amore e d'accordo!Ed anche io lo ammetto...ne mangerei a tonnellate!!!

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  8. e non possiamo non accontentare il signor Emporio 21, giusto????
    amelie

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