Assunta era una cuoca che veniva ad aiutarci nei fine
settimana nel ristorante di mio fratello.
La chiamavamo "Assunta che problema c'è" perché
per ogni domanda, anche la più assurda, proveniente dalla sala, la risposta era
unica ed immancabile: che problema c'è?
Sessant'anni all'epoca ben portati su una stazza tipica da
matrona romana (tipo la sora Lella per intenderci) si muoveva tra forni e
fornelli professionali con la leggiadria di una gazzella.
Viveva da sola, l’unica figlia volata negli Stati Uniti in
cerca di un'affermazione professionale. Era forte la sora Assunta. Un’estate
andò a trovare la figlia. Al ritorno non faceva altro che predicare sulla
stranezza degli yankee: “Questi chiamano le strade STRIT (street) quanno invece
sò larghe e gli autobus BAS (Bus) quando invece quelli sò arti arti".
Un Carnevale dalla sala arrivò la richiesta di frappe e
castagnole in contemporanea. Non c'era tempo di fare entrambi gli impasti.
Lei alzò le spalle con il suo immancabile. “Che problema
c'è?".
E tirò fuori quest'impasto double-face. E ricavò delle
frappe e castagnole veramente buone!
Oggi vi propongo la sua ricetta. Facile da eseguire, veloce
e utile.
Utile soprattutto per me!
Sono portatrice sana di due figlie innegabilmente golose.
Ma di cose diverse.
Ovviamente anche a Carnevale. Una le frappe e l'altra le
castagnole.
Con poca fatica le faccio contente tutte e due.
Che problema c'è?
Impasto unico per frappe e castagnole
400 gr farina
4 uova
2 cucchiaini di lievito
120 gr zucchero
1 pizzico di sale
80 gr olio vegetale (o 100 gr di burro)
2 cucchiai di vino bianco
Scorza di 1 limone grattugiato
Su un tavolo infarinato mettete la farina a fontana e fate
un buco al centro. Unitevi le uova leggermente sbattute e tutti gli ingredienti.
Impastate fino ad ottenere un composto omogeneo e uniforme.
Dividete l'impasto a metà. Con una di queste ricavate tante
palline grandi come una noce.
Con l'altra invece tirate una sfoglia sottilissima e
ritagliate (con una rotella dentate) tante losanghe.
A questo punto non vi resta che friggerle iniziando dalle
castagnole.
Al termine della frittura guarnite le frappe con dello
zucchero a velo e le castagnole con lo zucchero semolato (o miele oppure
zucchero mescolato con cannella).
geniale la sora Assunta , un impasto per due dolci, comodissimo, da provare, un bacio e buona serata
RispondiEliminaMi piace la filosofia della signora Assunta: mi piace la sua semplicità, la sua 'innocenza' che le permette di non vedere i problemi in niente.. e di superarli.<3 La ricetta è proprio mitica! :))) Un bacione
RispondiEliminaMa sai che un unico impasto per entrambi questi fritti Carnevaleschi la trovo una genialata! Almeno si riducono i tempi e gli ingredienti :D Gnam mi piace questa ricetta! E mi piacciono le persone che ragionano come Assunta, la semplicità in carne ed ossa, grande qualità che adoro ^_^
RispondiEliminahai cambiato il vestitino al blog, quasi non ti riconoscevo, deliziose le tue frappe e castagnole, un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaHai capito la Sora Assunta... che ideona!!! Veramente un genio!!! Un bascione!
RispondiEliminaE brava Monica e, tramite te, la sora Assunta!!! Un abbraccio
RispondiEliminaGeniacce entrambe, la signora Assunta e tu che ce l'hai proposta.....dieta? nuuuu....e che problema c'è?
RispondiEliminaUau che dritta, la sora Assunta! E io che non sono mai riuscita a fare castagnole decenti vuoi vedere che stavolta mi ci metto?? baci :)
RispondiEliminaQuanto abbiamo da imparare dagli altri? E non parlo (solo) di ricette, ma di modi di essere, di filosofie di vita.
RispondiEliminaLeggerti mi ha fatto sorridere e al tempo stesso provare un pò di malinconia.
Le persone così io le chiamo "le chicche": quelle persone all'apparenza anonime, dietro cui spesso si nasconde un mondo.
Fortunata tu <3
Un abbraccio Monica :*
Geniale la signora Assunta!!!!
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