Cosa succede quando una
cellula smette di muoversi?
Una cellula inerte è una cellula improduttiva.
E le altre?
Beh caspita le altre dovranno pur fare il suo lavoro,
dovranno compensare.
E invece no. Imiteranno la cellula impazzita, inizieranno a
diventare inerti anche loro.
E l'organismo?
L'organismo muore.
Ma la biologia è una cosa straordinaria e questo processo
degenerativo può essere invertito.
Come quando una ferita inizia a guarire.
E quando una cellula inizia a guarire crea energia e questa
energia fa muovere anche le altre. Si crea tutto un rimescolamento, le cellule
iniziano a ballare la samba.
Ma che dico samba...
Samba, rumba, bossanova e perché no pure lo Zumba
E si urtano, si spingono, si guardano magari in cagnesco finché...finché
capiterà una che dirà all'altra, in mezzo a tutto quel bordello:
"Ma io ti conosco. Io so chi sei, tu sei mia amica.
Lavoriamo insieme."
E il processo di guarigione inizia.
Quando tutte le cellule lavorano insieme, l’intero sistema
guarisce.
Pura biologia? No, pura realtà.
Perché basta una persona inerte, come la cellula di cui
parlavamo all’inizio, e l’amicizia, l’amore, la famiglia, il gruppo, una comunità,
la scuola, la società intera si fermano anch'esse. Iniziano a diventare improduttive.
Si ammalano. Un singolo che si inceppa è l'intervento a gamba tesa ma non c'è
l'arbitro che fischia il fallo e ferma l'azione.
E' un po’ quando in un rapporto d'amore uno inizia ad essere
stanco. E molla la presa. E poi si ferma. L’altro quanto può tirare avanti da solo?
I primi tempi, forse, e poi l'apatia dell'altro lo contagerà. E la coppia,
nella maggior parte dei casi, muore.
Ma basta un pizzico di energia a rimescolare le carte. A
risanare la ferita.
A risanare una famiglia.
Un’amicizia.
A risanare una società
Perché l'energia è contagiosa.
Più del morbillo,
Più della scarlattina,
Più del mal di pancia.
E all'inizio quando un individuo si risveglia beh, mizzica,
ti sta pure antipatico.
Perché tu sei lì bello bello, buono buono che ronfi sognando
i mari del Sud e quello ti viene a svegliare.
Non ti vuoi muovere, non ce la fai.
Pensi che ormai non servirà a nulla.
Ma poi arriva il contagio e ti rendi conto, dopo un semplice
check-up che tutto ti funziona.
E inizi a crederci.
E a tua volta inizi a dare gomitate ad un altro dormiente, e
ad un altro ancora e così via.
Il sistema guarisce.
L'ideale però sarebbe agire a monte.
Curare il singolo.
Non permettere che l'amica, il tuo compagno, il tuo vicino
di scrivania possano smettere di provare energia e interesse.
Non permettere che gli scolari, le squadre, i cittadini
possano smettere di credere.
La cura dell'altro è fondamentale.
E aggiungerei, la cura della persona che ti accompagnerà
tutta la vita.
Te stesso.
Avete mai pensato a un piatto di pasta come a una sinfonia
di accordi? Ieri avevo davanti le linguine Filotea, guardavo la confezione
cercando un’idea per esaltare a dovere quella sfoglia ruvida, sottile.
Ho guardato fuori dalla finestra. L’aria è frizzante, ma è
primavera inoltrata. Sul tavolo davanti a me i baccelli freschi dei piselli,
dono gradito di un’amica, in balcone il basilico profumato, in frigo gli
asparagi che aspettano di incontrare un compagno diverso dalle solite uova.
Metto a bollire i piselli, raccolgo il basilico, cerco i
pinoli, faccio bollire l’acqua per gli asparagi.
Improvviso un pesto di piselli, lo ingentilisco con gli
asparagi semplicemente bolliti, lo nobilito con le linguine all’uovo.
Il risultato è un primo piatto di quelli che ti sembra di
non averne mai abbastanza. Il pesto di piselli è una scoperta e gli asparagi
una dolce conferma.
Una sinfonia perfetta, come i notturni di Chopin….
LINGUINE AL PESTO DI PISELLI E ASPARAGI
500 g linguine Filotea
300 g piselli freschi o surgelati
60 g pinoli
1 spicchio di aglio
20 foglie di basilico
1 cucchiaio di parmigiano
Asparagi bolliti (1 a piatto)
Metti a bollire i piselli per circa dieci minuti.
Scolali con cura e mettili in un mixer insieme al basilico,
l’aglio, il parmigiano, il sale, e i pinoli. Aggiungi l’olio extravergine d’oliva
e inizia a frullare. Fermati quando avrai ottenuto un composto omogeneo ma molto
denso, quasi cremoso.
Scola la pasta e tieni da parte un po’ di acqua di cottura.
Condisci le tue linguine all’uovo con il pesto di piselli
diluito con un po’ di acqua di cottura.
Versa la pasta nei piatti. Decora con gli asparagi conditi
semplicemente con un filo d’olio e sale.
Interessante questo pesto!
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