C'erano dei coccodrilli nascosti.
Due o tre ragni.
E pure una civetta, tanto per gradire.
Affondare il cucchiaio in cotanta palude era affar assai pericoloso quindi.
Per me in primo luogo e per la mia famiglia.
Potevo mica sottoporre i miei cari a siffatto pericolo.
Giammai.
Quindi le zuppe e le minestre non le mangiavo.
Mica perchè ero capricciosa.
Naaaaaaaaa.
Lo imponeva la ragion di Stato.
E la difesa armata dei confini della mia casa.
Hai voglia ad adulare, accattivare, minacciare...
Non cedevo.
La zuppa era come una palude.
Se ci appoggiavi un dadino di pane colava a picco, lento lento, per non risalire più.
E mica si vedeva il fondo.
E la mia religione mi imponeva di non mangiare le cose che non mi facevano vedere il fondo del piatto.
E oggi...
A distanza di trent'anni (ehm...sarebbe qualcuno in più ma shhh facciamo finta di niente) io le zuppe le adoro, ne mangio in quantità industriali e "chisseneimporta" di civette e coccodrilli.
Mangio anche loro casomai.
Come si cambia, crescendo.
Adesso più sono dense e più le adoro.
Come questa che vi presento oggi.
E' una crema. Densa, profumata, rassicurante.
Come le braccia di una mamma, come il calore di una casa quando fuori piove....
ZUPPA DEL FRANTOIO
200 grammi di fagioli cannellini secchi
1 carota
1 porro
1 costa di sedano
2 spicchi di aglio
50 grammi di pancetta
20 foglie di cavolo nero
150 grammi patate sbucciate
100 grammi di polpa di zucca
1 cucchiaino di semi di finocchio
brodo vegetale
olio extravergine
Mettete a bagno i fagioli la sera prima.
Trasferiteli in una pentola piena di acqua fredda e fate bollire per circa un'ora (se utilizzate la pentola a pressione i tempi sono dimezzati)
Al termine regolate di sale, frullate i fagioli (tranne due mestoli) con un pò di acqua di cottura.
Nel frattempo, rosolate la pancetta con un pò di olio, il porro tagliato a fettine, l'aglio,il sedano e la carota (tutti tritati).
Unite il cavolo nero a listarelle, la zucca e le patate a tocchetti,il passato di fagioli, i semi di finocchio e il pepe.
Cuocete per circa 40 minuti, unendo mano mano del brodo vegetale se la zuppa tende ad asciugarsi troppo.
A fine cottura unite i fagioli messi da parte.
Servite con un bel giro d'olio e con delle fette di pane leggermente tostate.
(fonte ricetta rivista e modificata: Chez Nous,Da Noi-Chef Marco Stabile)
avrei proprio bisogno del caldo abbraccio di una mamma oggi quanto mi sento triste ed arrabbiata con il mondo, non riesco a farmene una ragione per cio' che mi e' successo ultimamente, quindi gradisco molto questa calda coccola dal sapore unico ed inconfondibile, grazie tesoro!!!!Baci Sabry
RispondiEliminaSabri cosa succede?
EliminaPer prima cosa ti mando un abbraccio virtuale e aspetto tue notizie!
Baci
Monica
È vero, anche io da piccola rifiutavo di mangiare una quantità di cose, eh eh! E anche io, oggi, adoro le zuppe come questa!
RispondiEliminaMariangela è un piacere averti qui!!!
Eliminabaci
Monica
una zuppa che scalda il cuore!! Ma quant'è bello il tuo nuovo header, come lo hai fatto!?!?!? Un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaSilvia bella ciao!L'header è venuto fuori grazie ad un programma online che non conoscevo: canva.com.Gratuito, intuitivo e divertente!!
EliminaBaci
Monica
Ma che delizia questa zuppetta... da rifare, grazie Monica!!!!
RispondiEliminaMa grazie a te Speedy cara!
EliminaBaci
Ah, Monica, ancora sorrido :) Ottima zuppetta, una vera coccola con questo freddo! Baci.
RispondiEliminaLetissia cara io mi sto facendo invece una cultura nel tuo blog con la tahin!!
EliminaBaci
le cose cambiano, e anche i gusti! ottima zuppa
RispondiEliminaamelie
Amelie bella grazie per essere passata!
EliminaUn abbraccio