Sei anni in cui ne sono successe di tutti i colori.
Ho conosciuto tanta gente, ne ho accompagnata alla porta altrettanta, ho avuto tante collaborazioni, tanti commenti, ho perso occasioni d'oro, ho messo in vetrina la mia scrittura, ho trovato il lavoro dei miei sogni.
Ho conosciuto tempi sfavillanti in cui ogni ricetta era un evento, un'occasione per condividere e chiacchierare. Ho conosciuto il buio del branco, sono risalita più snella ma padrona di me stessa.
Ho perso tanto tempo a volte dietro all'Emporio. Giornate passate a studiare un progetto, una storia, una proposta.
Ho accettato la sfida di creare un altro blog ma alla fine ho desistito perché rischiavo di non dormire più la notte per poter trovare un posto al nuovo arrivato.
Oggi mi barcameno tra il lavoro di ghostwriter, di copy e blogger.
Questa è la mia storia che segue le orme della vostra, anche se riguarda soprattutto noi che siamo qui nella blogosfera da tempo. Tutte più o meno abbiamo quello che i nostri amici anglosassoni definiscono burnout da blog ovvero un esaurimento da blog. Demotivazione, stanchezza, rabbia, rottura di scatole, problemi di "altezza" (non sarò mai all'altezza di Tizia e Caia)😉
I post quotidiani diventano settimanali, poi mensili, poi...si perdono nel ricordo dell'etere. Fermi, immobili, testimonianza parlante di un periodo in cui ci siamo divertite, in cui il nostro hobby ci ha permesso di staccare la spina...
E' successo anche a me ed è un peccato. Sabotare anni di lavoro per il burnout è deprimente ma è inutile nasconderlo, ci passiamo tutte.
Come possiamo evitarlo?
1) Impara a dire no
All'inizio accettavo una miriade di collaborazioni (mal pagate), lavori che non mi rispecchiavano e quasi gratuiti a fronte di un impegno allucinante da parte mia. Il risultato era una giornata persa dietro l'Emporio, con il rischio di allontanare il contatto con la realtà. Oggi ho imparato a dire no e a riacciuffare il mio tempo, la cosa più preziosa che ho. Questo mi permette di organizzarmi e lavorare con calma.
2) L'invidia? E' out anche se...
E' inutile che ti nascondi, quante volte di fronte alle blogger più famose hai provato un pizzico di invidia oppure hai pensato ma perché questa ha tutti 'sti followers? Non mi addentro sull'uso illecito di bot e mezzucci vari. Quello che mi interessa è quello che provi perché è uno dei motivi per cui a un certo punto ti ritrovi ad abbandonare il blog.
Trasforma il tuo senso di inadeguatezza. Comprendilo, è umano, non ti sentire in colpa ma usalo per migliorarti. Il tuo punto debole è la scrittura? Leggi, studia, informati. Guarda come scrivono le altre, prendi ispirazione, mescola le carte e trova la tua espressione. Le foto sono il tuo debole (anche il mio)? Inizia dall'ABC, studia le immagini dei grandi, cerca su google i tutorial.
L'invidia è un'ottima base di partenza se ti spinge a migliorare te stessa. Sfruttala, non farti sotterrare!
3) Un giorno a settimana!
Il blog, soprattutto quando va bene, ti esaurisce. Rischi di trascorrere tutto il tuo tempo in balia dello schermo del pc e quando non sei lì davanti ci pensa lo smartphone eternamente connesso a segnalarti le notifiche o le mail. Ogni giorno sei li che programmi, scrivi....e poi? E poi ti stanchi, sta pagina bianca comincia a starti sulle zucchine.
Prova a pensare, cucinare, fotografare per tutta la settimana. Esci, vai al mercato, lasciati tentare dal colore di un frutto, fotografalo, inventa una ricetta. Oppure passeggia e fotografa scorci interessanti oppure ancora compra una gonna colorata e pensa che potrebbe piacere anche alle tue followers. Progetta, appunto. Scrivi su un'agenda, raccogli le idee, è divertente!
La domenica, o quando sei libera, dedicati al blogging. Dai vita al lavoro della settimana e fai due o tre post che copriranno con cadenza regolare i sette giorni. Ti basta usare la funzione programmazione di blogger e via. Facendo così sarai più rilassata ma anche più motivata. Hai sei giorni per raccogliere idee in libertà senza l'ansia di dover per forza pubblicare.
Qui ti apro una parentesi. La sento già la tua voce che dice e va beh ma io mica ho preso il blog per un lavoro, pubblico quando mi va, quando mi fa piacere e basta. Hai ragione ma poi non tirare giù tutti gli dei dell'Olimpo quando vedi le statistiche che virano inesorabilmente verso il basso. Se vuoi esserci, devi esserci: dura lex, sed lex 😏.
4) Trova il tuo obiettivo
Cosa vuoi fare con il tuo blog?
Una volta mi arrivò una mail. Una ragazza depressa che non usciva mai da casa che mi pregava di continuare con le mie storie strampalate e divertenti che anticipavano le ricette.
Oltre al piacere personale questa mail fu un gancio in mezzo al cielo. Mi è sempre piaciuto scrivere prima della ricetta due righe (non è vero sono logorroica sono duemila le righe ogni volta!) per comunicare con le mie lettrici finché...finché è arrivata la sapientona di turno a dirmi che se volevo fare la foodblogger dovevo parlare solo di cibo.
Ho capito due cose: io sono una blogger non una foodblogger. E' vero, la cucina è stato il mio primo amore ma poi mi sono resa conto che adoro comunicare...libri, idee, rossetti, detersivi, canzoni. Mi piace che il mio blog abbia un'anima. Però sia chiaro: è il mio modo di essere, non il tuo! La mail della ragazza mi ha aiutato a capire che lo scopo del mio blog è proprio quello di tenerti compagnia se vuoi, di informarti, di darti un'idea.
E il tuo blog? Cosa vuoi fare? Dove vuoi arrivare? Costruisci la tua strada, disegnala e rimani sempre fedele a te stessa!
6) Disconnettiti
Come ti senti dopo una vacanza? Io benissimo e pronta a ricominciare. Arrivo a luglio che la sola schermata del word o delle società per le quali lavoro mi fa sentire male. Questa sensazione mi dice che ho raggiunto il limite, devo staccare. E me ne accorgo perché scrivo male, sono svogliata, non riesco a promuovere nemmeno la sagra delle porchetta a Rocca Sinibalda!
Poi stacco, vado in vacanza, mangio, rido, amo e quando torno sembro pronta per il premio Pulitzer! Il mio consiglio è non aspettare la vacanza perché il burnout da blog può arrivare anche a novembre. Stacca semplicemente, stai con persone che non sanno nemmeno cos'è un blog almeno un giorno alla settimana, togli la connessione e riprenditi il tuo tempo. E' la tua assicurazione personale sulla vita, sui pensieri, sul tuo essere donna. Dimentica per un giorno la tastiera, le foto, i pranzi da fotografare e mangia piuttosto un semplice panino. Metti lo smartphone nel cassetto e vivi. Semplicemente.
Questi sono i miei 5 consigli, quelli che io stessa sto cercando di mettere in pratica. E tu? Hai qualche altro suggerimento?
Alla prossima!
Concordo su tutto tanto che il mio blog, come iltuo, non é solo food blog 😉 Ma io sono molto più pasticciona e posso permettermelo perché le visite sono davvero poche e scrivo quando e dove mi pare. Tu continua così che va bene, é sempre un piacere leggerti!
RispondiEliminaMia cara Giulia, il tuo blog è una fucina di idee in libertà ed è questa la sua forza. Non sei pasticciona, le tue pagine rispecchiano esattamente quello che sei: una donna vera. Non sei artefatta, non sei costruita, non ti piacciono gli schemi. Questa è la tua firma, unica e indelebile. Sei libera e questo non ha prezzo!
EliminaTi abbraccio
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RispondiEliminaCiao Monica...a me però piacciono un sacco le tue righe (x me x nulla logorroiche) che anticipano le tue ricette, e sì a volte mi hanno anche tirato su il morale o rubato la mente per alcuni istnati dai pensieri/problemi della quotidianità....
RispondiEliminaPer motivi di corsa quotidiana anch'io mi sono messa che quando ho tempo mi preparo un po' di post/ricette e poi le utilizzo alla mal parata in velocità, non voglio assolutamente che il mio micro blog spazio diventi un peso...se riesco aggiorno altrimenti mi aspetta (un po come la roba da stirare!!!!)
Un forte abbraccio
Ciao Mila!!
EliminaMi piace molto il paragone con i panni da stirare. La cosa essenziale è fare in modo che sia sempre un posto piacevole dove rifugiarsi e soprattutto che rispecchi noi stesse. Poi puoi parlare anche delle mucche dell'Uzbekistan, se è quello che ti rispecchia di più !
Ti abbraccio e grazie per leggere sempre i miei sproloqui. Adoro strappare un sorriso alle mie amiche, è la mia missione!
Giustissimo,bisogna decidere cosa si vuole fare e poi seguire la propria strada,quello che ho iniziato a fare,grazie ottimi consigli che cercherò di seguire,buona estate
RispondiEliminaPaola grazie a te! Siamo una bella comunità virtuale, mettiamo insieme idee per crescere tutte insieme ognuna a modo nostro!
EliminaUna serena estate anche a te!
Io ti leggo quasi sempre ... Presenza silente, salvo poche eccezioni. Oggi sei già la seconda da cui passo e leggo di stò "burnout" che El savevi nianca se l'era. Te l'ho scritto in dialetto, così come l'ho pensata. Sinceramente io non so nemmeno quali siano i miei numeri e non me ne frega niente. Io col blog mi diverto, è una sorta di diario, di valvola di sfogo, di posto dove scrivere e trovare le mie ricette. Quindi, nel momento in cui non mi divertito più, smetto e pace. Ne approfitto per lasciarti un abbraccio.
RispondiEliminaTerry tu sei tu, unica, originale, fantasiosa, pratica...A me "frega", te lo dico alla romana, il fatto di essere una ghostwriter quindi spesso mi viene chiesto di scrivere articoli per conto di blogger in crisi. Con il tempo mi sono resa conto che molte di noi rivestono il blog di speranze, sogni...e poi io in prima persona ho avuto modo di trovare un lavoro che, per quanto sotto pagato, mi permette di fare tutto il giorno quello che amo di più....scrivere. E devo ringraziare il mio piccolo Emporio! Quindi andiamo avanti tutte, ognuna con la sua motivazione, i suoi sogni e giustamente divertiamoci organizzandoci! Ti abbraccio forte forte!
EliminaMónica te sigo aunque no vengo seguido o no te comento mucho. Acá me tienes, porque a todas nos pasa, esa sensación de cansancio muchas veces, de agotamiento, de desilución otras tantas. Sobretodo cuando trabajas por pasión, sin animo de lucro, solo porque te gusta compartir en mi caso historias, anécdotas, recetas que de una u otra manera van conectadas. Te entiendo perfectamente y he tenido que aplicar muchas veces todos los pasos que nos das para no morir en el inteto y para no enterrar estos espacios que con tanto cariño tenemos y compartimos. Te escribo en mi idioma natal porque no quiero caer en una mala traducción. Sabes que desde estos lugares al otro lado del Océano tienes una seguidora que aprecia todo ese gran trabajo. Te mando un abrazo grande!
RispondiEliminaCara Natalia, vorrei saper parlare lo spagnolo per dirti quanto mi ha reso felice il tuo commento. Grazie di cuore, grazie per le tue parole e grazie per seguirmi con affetto. La stanchezza che ci prende a volte ci fa dimenticare che il blog è una fonte di amicizia, di confronto, di allegria. Ed è questo il motivo per cui dobbiamo insistere senza per questo lasciarci "mangiare" dal nostro blog!
EliminaTi auguro tanta serenità, mi hai reso felice oggi!
Un abbraccio
Me alegra mucho tu mensaje y abrazos desde este otro lado del planeta, Mil besos para ti! Y el idioma no es problema ;)
EliminaCome sempre consigli utili! È vero, non si può creare in un mondo "interno" come la scrittura, senza prendere qualcosa da fuori, senza prendersi i giusti stacchi dal pc. E anche sull'invidia hai fatto un discorso da applausi: bisogna accettarla, capirla, certo non esasperarla, ma farne una forza!
RispondiEliminaBravissima! :)
Eccolo il mio blogger preferito. Ironico, profondo, attento e mai banale! E per quanto riguarda l'invidia ho semplicemente applicato la frase che dicevano spesso i miei genitori, contadini toscani DOC ovvero (te la rendo meno verace e più bucolica): dal letame nascono i fiori ^_^ Da ogni avvenimento brutto, ogni sensazione o sentimento poco allineato con noi stessi può nascere qualcosa di buono. Tanto è inutile rinnegarla st'invidia...tanto la proviamo tutti!
EliminaCiao tesoro, ti abbraccio!
Sempre troppo buona! <3 Hanno ragione i tuoi genitori! Tra l'altro rinnegare l'invidia la fa solo crescere :)
EliminaUn abbraccio a te e buona giornata!