Panini dolci al cioccolato con un ingrediente insolito: l'olio extravergine d'oliva. Le gocce di cioccolato incontrano e regalano brio al gusto un po' rétro dell'olio. Il risultato? Una ricetta di quelle destinate a diventare un vero e proprio classico da credenza (la mia 😉)
La preparazione è una di quelle super rapide, adatta ai giorni settimanali quando il tempo è poco e occorre ottimizzare anche il singolo secondo. Vi consiglio di utilizzare un olio non molto forte come quello ligure ad esempio. Se li preparate molto tempo prima rispetto alla colazione, riscaldateli prima di mangiarli.
La marcia in più della ricetta sono le gocce di cioccolato che si sciolgono con il calore e si fondono con la rusticità dell'olio. Mettetele due minuti in forno o nel tostapane per non perdervi nemmeno una briciola di questi deliziosi panini!
Quella gran testa di Coccolino
Vi capita mai di rivivere una scena del passato?
A me qualche volta.
Il colpevole in questo caso è stata una frase di una delle mie figlie che, dopo aver visto che non c'era più nemmeno una goccia di balsamo, mi ha detto "Ora uso l'ammorbidente".
Stavo per replicare quando mi sono ricordata una cosa.......
Era una mattina buia e tempestosa. Il vento piegava gli
alberi e anche il mio umore. Avevo diciassette anni e un appuntamento. Di
quelli importanti, di quelli che ti fanno battere il cuore forte forte manco ti
stesse venendo una crisi extra-sistolica.
Premessa: io sono intollerante ad alcuni alimenti.
Generalmente ci convivo, facendo attenzione ed evitando di mangiarli prima di
un evento importante. Uno di questi è il cioccolato. Il secondo è il latte. La
sera prima cosa avevo pensato bene di papparmi? Ebbene sì. Una tavoletta di
cioccolato al latte, mentre per l'ennesima volta mi guardavo "Gli
Uccelli" di Hitchcock e sospiravo (ehm, i film romantici non mi piacciono 😅). Il risultato la mattina dopo? Questo:
Gli occhi erano esattamente così, a palla, stavano
uscendo fuori tanto erano gonfi. E qui inizio a benedirmi in latino per aver
mangiato il cioccolato.
Ma siccome le disgrazie non vengono mai da sole, ecco i capelli.
Esattamente così:
Va beh, mi son detta. Gli occhi li sistemo con un paio di
occhiali da sole (ricordatevi che era una giornata buia e tempestosa 😊) e per i
capelli, ok, li lavo.
Corsa in pieno Bolt style in bagno.
Shampoo, eccolo.
Schiuma, eccola.
Balsamo...balsamo...non c'è il balsamo!!!!!
Parte la seconda maledizione in greco nei confronti di me
medesima. Una riccia come me con una massa di capelli da far impallidire
Caparezza può dimenticarsi di comprare il balsamo?
Sono disperata, lo ammetto, quando improvvisamente lo
sguardo mi va sul Coccolino.
Quello celeste, avete presente? Ahahahahahah, risata tipo
Shining. Trovata la soluzione. Ammorbidisce i vestiti, lo farà anche con i
capelli no?
Ok, shampoo.
Risciacquo.
E due tapponi, dico due tapponi del malefico Coccolino.
Massaggio, massaggio e massaggio ancora. Ma senti che buon
profumo...quasi quasi lo lascio una ventina di minuti. E già immagino il
ragazzo con il quale avevo appuntamento, immergere il suo nasino nella mia
folta chioma e dirmi “Amore che capelli profumati che hai e così morbidi…".
I venti minuti si trasformano in quaranta. Risciacquo.
Questo il risultato (faccia compresa):
I miei adorati capelli ricci si erano unti, appiattiti,
erano MORTI!!
Non solo.
Il malefico ammorbidente mi aveva provocato una reazione allergica.
Avevo tutte chiazze rosse sul viso, sul collo, sulle spalle.
Va beh. Io sono famosa per non perdermi d'animo. Ok.
Tre chili di fondotinta, treccia, occhiali da sole pure
con la pioggia, ma non ho più tempo…. devo andare…..pants.pants....
Apro la porta di casa e....
Faccio due premesse: vivevo con mio fratello che aveva
quindici anni più di me ed era il mio tutore, non avendo più i genitori.
Seconda premessa: quella mattina avevo marinato la scuola
per quell'appuntamento.
Detto questo, apro la porta di casa e….mi trovo davanti
mio fratello che aveva dimenticato una cosa e stava tornando a prenderla.
Lo guardo e senza farlo parlare rientro, lancio la
terza maledizione in sanscrito e da sola mi metto in punizione per una settimana.
Da quell'esperienza ho imparato che il buongiorno si vede
dal mattino e che il coccolino celeste è uno dei miei più acerrimi nemici....
Panini dolci all'olio e al cioccolato
350 g farina
80 g zucchero
100 m di latte intero a temperatura ambiente
60 ml olio extravergine d'oliva
1 bustina di lievito di birra
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
1 uovo medio o grande
2 cucchiai di latte in polvere (facoltativo)
per il ripieno:
100 g gocce di cioccolato
60 ml olio extravergine d'oliva
1/2 cucchiaino di cannella (facoltativo)
Ti serve semplicemente una planetaria o un robot. Nella ciotola metti tutti gli ingredienti previsti per l'impasto e mescola con cura. Devi ottenere un composto uniforme e omogeneo. Ci vorranno all'incirca cinque minuti, dieci se impasti a mano.
Copri la ciotola con un panno umido e fai lievitare al caldo per circa un'ora e mezzo. Quando il composto avrà raddoppiato il volume, prendilo e lavoralo leggermente su un piano infarinato.
Stendilo con il mattarello a forma di rettangolo. Spennella la superficie con l'olio previsto per il ripieno, spargi le gocce di cioccolato e la cannella. Arrotola dal lato più lungo e taglia, dando ai panini la forma e la dimensione che preferisci.
Puoi dargli anche la forma del croissant se vuoi!
Appoggia i tuoi panini dolci su una teglia foderata di carta forno e fai lievitare di nuovo per circa mezz'ora.
Metti in forno caldo e fai cuocere per circa 30 minuti. Ovviamente verifica il grado di cottura.
Io ad esempio ho un forno un po' sui generis. Delle volte cuoce in pochissimo, altre invece attende le mie preghiere in aramaico antico per velocizzarsi!
Fai raffreddare e spolvera con zucchero a velo.
Una bella e buona proposta!
RispondiEliminaGrazie tesoro, sei sempre gentilissima!
EliminaSalvo la ricetta per poterli fare appena potrò mangiarli! ;-)
RispondiEliminaNon sapevo che anche tu fossi riccia...
Riccissimaaaa, anche se con il tempo e le piastre hanno perso tutto il volume ^_^
EliminaScusami cara piu che la ricetta che deve passare..nel senso che la passo a figlia io non posso, mi sono goduta il tuo racconto perchè mi hai fatto andare indietro nel tempo quando anch'io giovanissima dovevo andare a scuola... avevo 13 anni ed un appuntamento ed era inverno. Riccia come te, acqua e brillantina per liciarli ... lasciamo da parte lo schifio e... prima di uscire dal porto mi ero levata i calzini per far vedere ...forse... che avevo le calze di...filanca il nylon non c'era ancora. Pensi che abbia sentito il freddo.... NO per è mancato all'appuntamento, marinato la scuola per niente e presami un accidente di infreddatura che sono dovuta rimanere a casa per 4 giorni con le prediche di mamma sul.. ti sta bene ...cosi impari...ecc. Gulp.Ciao e scusa il commento al caso depenna. Buona serata
RispondiEliminalisciarli..... e portone non porto.... no perchè scusa ero al cell pc in tilt.
EliminaMa scherzi Edvige, qui è un posto di ricordi e di cucina, di racconti e pensieri. E siamo tutte libere di scrivere quello che vogliamo. Mi ha fatto veramente molto piacere leggere la tua storia, anzi scrivine più che puoi!
EliminaGrazie per essere passata
Un abbraccio