Confettura di pesche tabacchiere e vaniglia e l'amore per un vulcano




Lei mi piace un sacco.
Ovviamente la migliore l'ho assaggiata "in loco" proprio alle pendici dell'Etna.
Tra un boom e l'altro dell'amato Vulcano.

Non so quante volte ho calpestato quel suolo che solo una parola descrive bene.
Lunare.


Non so quante volte ho ascoltato racconti dalle bocche di anziani, sempre rispettosi del loro amato Mongibello.
Il velo di S. Agata che ferma l'eruzione a Catania diventando improvvisamente color del sangue e bruciacchiandosi.
O la leggende del contadino che prepara un tavolino con pane e vino per la lava incombente.
O l'immensa colata che risparmia una chiesetta , girandole intorno.


Ogni volta però è come se fosse la prima.
Perchè tra me e sua maestà l'amore è nato subito vent'anni fa.
Quando me la sono trovata davanti cosi, inaspettatamente, nel tragitto da Messina a Catania.
Da allora non mi sento in Sicilia se prima non trovo lei.
Il mio amato punto di riferimento.
Con il suo amato pennacchio, con le eruzioni che spesso ho visto dalle finestre dei miei suoceri.
Con i frutti che nascono da un terreno apparentemente inospitale, arido, degno della migliore scena infernale dantesca.

Come questa cara platicarpa.
Ovvero pesca piatta.
Dolce e succosa.
Sa di sole,chevvelodicoafà!

Me la sono portata su con me quest'anno, nella capitale.
Errore madornale.
Il caldo l'ha resa troppo matura.
Ben mi sta.
Certe cose vanno gustate e apprezzate in loco.
Perchè a volte il luogo è importante tanto quanto il sapore.


E allora...è stata confettura.
Perchè di buttare non se ne parla proprio.
Si crea, si ricicla, ci si inventa.

Una cascata di tabacchiere impreziosite dall'estratto di vaniglia (fatelo a casa,è tutta un'altra cosa!).

Un pò sul pane, un pò in una crostata,un pizzico nello yogurt.
Buona e delicata.
E semplice.



CONFETTURA DI PESCHE TABACCHIERE E VANIGLIA

1  kg pesche tabacchiere
1 limone
1 cucchiaio di estratto di vaniglia
250 gr zucchero.

Sterilizzate come prima cosa i barattoli in vetro (io utilizzo barattoli piccoli, in maniera tale da consumarli abbastanza velocemente dopo l'apertura e non avere cosi problemi di conservazione). Bollire insieme ai rispettivi tappi per quindici minuti. Fateli raffreddare nell 'acqua stessa e tirateli fuori asciugandoli bene.
Tagliate a fettine piccole le pesche ( il loro peso va inteso una volta tolta buccia e nocciolo).
Mettetele in una casseruola insieme a tutti gli ingredienti e iniziate lentamente la cottura.
Io ho impiegato all'incirca un tre quarti d'ora. Fate la prova con il piattino. Posizionate una goccia di marmellata al centro. Inclinate il piatto. Se la marmellata non scivola via vuol dire che è pronta.
Mettetala nei vasetti sterilizzati.
Cercate di tenere pulito il bordo e chiudete con i tappi.
Mettete i barattoli a testa all'ingiù, fino al raffreddamento.
Sistemate in dispensa, al buio e consumate almeno dopo due giorni.
Una volta aperto il vasetto consumatelo in una settimana, riponendolo in frigo.




Commenti

  1. a Salerno quest'anno c'è stato un boom di vendita delle pesche tabacchiere ma venivano dalla Spagna...
    cmq sono più saporitissime!!!

    RispondiElimina
  2. sai Moni le vedo spesso in giro ma non le prendo mai perché son bruttine e pelosette.....ah ah ah, a me piacciono quelle lisce e spelate......lo so, non mi si può leggere.......però tu le hai rivendicate alla grande....inoltre io non ho avuto ancora la fortuna di visitare l'Etna, però anni fa visitammo Lanzarote, che è un'isola dell'arcipelago delle Canarie, e lì è tutta terra vulcanica, scura e piena di dossi naturali, quasi tetra nel suo genere...credo sia molto simile alle cime o ai piedi dell'Etna.......però non mancheremo di visitare anche il vulcano della nostra Sicilia...

    RispondiElimina
  3. Anche io sono innamorata della Sicilia, come te. Anche qui ci sono quelle pesche, proverò la tua marmellata. Un bacio Monica

    RispondiElimina
  4. lo scorso anno le pesche le ho abbinate all'anice stellato e l'idea di provarle con la vaniglia già mi girava per la testa...ora non mi resta che provare!!
    le tabacchiere le ho assaggiate al sud ed è vero,hanno un sapore diverso da quando le mangio al nord...la Sicilia beh,vista poco e di corsa quindi spero presto di riuscire a replicare una bella vacanza!!

    RispondiElimina
  5. Con alcuni posti è amore non c'è nulla da fare, ovunque ti sposti nell'arco della vita ti rimangono dentro ed ogni volta che ci torni è come fosse la prima :) Gnam che confettura spettacolo, adoro le pesche tabacchiere, sono sempre dolci dolci! Ultimamente sono un po assente dal mondo del food blog perdono ;)

    RispondiElimina
  6. Questa varietà di pesche sono state la mia scoperta di questa estate; non le conoscevo prima. Fino ad ora le ho utilizzate solo nella macedonia ma sperimenterò questa marmellata e sicuramente le abbinerò alla cannella che adoro. Da oggi ti seguo con grande piacere. A presto.

    RispondiElimina

Posta un commento