Torta limone e mirtilli e gli orrori della cucina italiana all'estero




Se vi dicessi "Spaghetti alla bolognese"?E ancora "Fettuccine all'Alfredo"?O se vi portassi una bistecca con accanto un piattino per l'insalata dove ,al posto di questa c'è invece la pasta,proprio a mò di contorno?
Oggi sul sito online della Repubblica c'è un interessante articolo sugli orrori che riguardano la Cucina Italiana nel mondo (se volete leggerlo vi lascio il link QUI).
Un articolo che mi ha fatto veramente sorridere.Perchè uno pensa che lo stereotipo italiano all'estero sia semplicemente il "Pizza pasta mandolino" ( e sorvolo su quando ci aggiungono anche mafia)....invece ce ne sono ben altri che riguardano la nostra cucina.
Pasta col ketchup?giuro,l'ho vista.In Germania dove una cara Frau Vattelapesca per farmi sentire a casa,prese un piatto di spaghetti scolati appena e sopra  una gran quantità di ketchup..."Proprio come in Italia,ja!".
Ma de che?ma quando mai?La mia provvidenziale intolleranza al pomodoro mi ha salvato da quel malefico piatto di pasta!!
Cappuccino durante il pranzo o la cena?giuro,ho visto pure questo.A Bruges,in Belgio.Ero poco più di una bimba.Mio fratello portava in giro d'estate gli alunni più bravi dei licei romani .Si alloggiava a mezza pensione.Panini durante il giorno e la sera a cena.Cena,appunto.Duro far capire ai proprietari che noi il cappuccino lo beviamo a colazione e non durante i pasti.
Spaghetti alla bolognese.No,no e ancora no.Ho visto questa dicitura su diecimila menù in Svizzera.Tagliatelle,fettuccine casomai e non spaghetti.!
"Fettuccine all'Alfredo".Il famoso cugino americano.Non mio,ma di una mia amica all'Università.Venuto in Italia per rimorchiare a più non posso e per provare sul suolo natio,il piatto principe delle tavole nostrane:le Fettuccine all'Alfredo.
Vi risulta siano un piatto nazionale?Per gli statunitensi si,è un nostro piatto tipico....ancora ricordo la frase  di mio fratello maggiore,chef,pronto a sfornare ragù,lasagne,cannelloni.....
"Fettuccine all'Alfredo?Cioè pasta col burro e parmigiano?E te c'hanno mannato dall'America?Anvedi questo!"

Torta ai mirtilli,impreziosita dalla presenza del latticello che conferisce ai dolci un profumo e una morbidezza incredibili.Non lo trovate?
Niente paura.
Kefir,latte fermentato o questo mix:
In una ciotola mescolate latte scremato a yogurt magro (quello bello acido,mi raccomando,non quello dolce e compatto).Lasciate riposare per non più di un quarto d'ora ed è pronto.

Torta ai mirtilli

 2 uova
180 ml latticello ( o i suoi sostituti)
80 ml olio vegetale 
60 gr mirtilli essiccati (o 100 gr di mirtilli freschi)
140 gr zucchero
succo e scorza di un limone
1 pizzico di sale
200 gr farina
1\2 bustina lievito chimico per dolci.

Se utilizzate i mirtilli essiccati ,metteteli a bagno per una decina di minuti in acqua tiepida
Montare zucchero e uova per cinque minuti ,fino a che saranno belli gonfi.
Unite il latticello,l'olio,il sale,il succo e la scorza del limone.
Unite la farina setacciata con il lievito.
Per ultimi e molto delicatamente unite i mirtilli .
Ungete e infarinate uno stampo per torte (il mio era da 24 cm).Versarvi l'impasto e cuocere a 180 gradi per 30/35 minuti.
Fate raffreddare e spolverate di zucchero a velo.




Commenti

  1. L'articolo l'ho letto anch'io! ORRORE! :D
    Buonissima la torta, te la copio ;) Baci

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  2. E' un pò quando dico (e insisto) che in Italia le fettuccine Alfredo non esistono e nemmeno il chicken Tetrazzini....e loro dicono "ma comeeee? E' italiano!". Difficile cambiare idea sugli stereotipi..
    Ottima la torta con i mirtilli essicati e mi piace l'uso del latticello!
    PS difficile non ridere sulla tovaglia a quadretti rossa e bianca :)
    Ciao
    Isabel

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  3. ottima torta adatta per la colazione ma anche per la merenda, grazie per la ricetta e soprattutto grazie per il mix per sostituire il latticello, quel mix si può usare quindi anche per il pane al latticello, buona serata

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  4. gran bella torta per la cucina italiana è quella che si mangia in casa in Italia, in molti paesi imitano la cucina italiana ma solo nell'estetica ma non negli ingredienti

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  5. Vogliamo parlare della pizza PEPPERONI (ovvero la pizza con il salamino piccante)? Che obrobri! E pensa che a spacciare questa cosa in giro per il mondo ci si mette pure Buddy in tv, che in quanto a decorazione torte è magico ma non per il cibo italiano! Puahhhhhhh!
    Love you my darling ♥

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  6. Ah ah ah! Divertentissimo il tuo post! Io il cappuccino con la cena (non dopo) l'ho visto ad Amsterdam e la cena in questione era la pizza!!
    A difesa degli olandesi menzionerei che la famiglia peccatrice era inglese....
    Chiaramente ogni medaglia ha il suo rovescio,i chocolate chip cookies in Italia spesso e volentieri hanno ben poco a che fare con quelli veri,e cosi via...
    Un salutone!

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  7. Mi godo la tua torta, questa sì che è una vera meraviglia!!!

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  8. Fino a un paio di anni fa mi recavo spesso all'estero e ne so qualcosa ... non vedevo mai l'ora di tornare a casa e all'aereoporto, appena sbarcata dall'aereo mi magnavo una pizza, che non era niente di che, ma sembrava così buonaaaaa!! La tua torta invece mi sa che è buona davvero! Ciao Monica bella, un bacione

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  9. Mi si spezza al cuore solo al pensiero degli stranieri che pensano di mangiare cibo italiano quando gli viene servito qualcosa di strano come quello accennato sopra.
    Devo ammettere che è rimasto molto impresso anche a me come PEPPERONI voglia per forza dire piccante..mi è capitato in Provenza, il ripieno di un panino. (bah..)
    E poi mi spiace dire che mi si accappona la pelle anche quando, già solo nel nostro territorio, spesso in città turistiche, vengono spacciate pizze sottili (come ostia), magari bruciate, o Margherita senza basilico, come "la vera pizza napoletana" e rabbrivisco dentro di me..

    Un saluto
    Anna & Rossella

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  10. ahaahhahahahahha sorrido per il modo in cui hai scritto il post e per la frase di tuo fratello :) Anche se è un riso amaro in fondo... che somma tristezza! E quanti i prodotti imitati, vogliamo parlare delle frodi alimentari?
    Bah....
    Intanto assaporo questo meraviglioso dolcetto che hai fatto, così indoro la pillola!
    Un mega kiss

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  11. Che la pasta al burro e parmigiano si chiamassero Fettuccine all'Alfredo mi mancava, ma ricordo la prima volta che vidi pasteggiare con accompagnamento di cappuccino strabuzzai gli occhi. Le abitudini alimentari degli stranieri a tavola mi danno idea di essere circondata da alieni.. Già che vederli mangiare uova strapazzate a colazione mi fa strano, figuriamoci il cappuccino a pranzo o a cena.

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  12. a dire il vero a me è capitato di cenare con il latte e caffè e 2 biscotti, ma solo quello! ormai con i 2 pupattoli non succede di sicuro;-)
    già da un po' volevo provare il latticello (o il kefir) però nei lievitati salati ma credo partirò da questa tortina per i miei esperimenti!

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  13. LA STORIA DI ALFREDO DI LELIO E DELLE SUE “FETTUCCINE ALL’ALFREDO” NOTE IN TUTTO IL MONDO – LA TRADIZIONE FAMILIARE CONTINUA PRESSO IL RISTORANTE “IL VERO ALFREDO” DI PIAZZA AUGUSTO IMPERATORE A ROMA
    Con riferimento al Vostro articolo, ho il piacere di raccontarVi in breve la storia di mio nonno Alfredo Di Lelio "creatore delle fettuccine all'Alfredo".
    Alfredo Di Lelio aprì il ristorante “Alfredo” nel 1914 in un locale nel centro di Roma, dopo aver lasciato il suo primo ristorante condotto con la madre Angelina a Piazza Rosa in cui furono inventate nel 1908 le note “fettuccine” dedicate da Alfredo alla moglie Ines (Piazza Rosa è scomparsa nel 1910 a seguito della costruzione della Galleria Colonna/Sordi). In tale locale si diffuse la fama, prima a Roma e poi nel mondo, delle “fettuccine all’Alfredo”.
    Nel 1943, durante la guerra, Di Lelio cedette detto locale a terzi estranei alla sua famiglia.
    Nel 1950 Alfredo Di Lelio decise di riaprire con il figlio Armando il suo ristorante a Piazza Augusto Imperatore n.30 “Il Vero Alfredo”, alla cui fama nel mondo ha fortemente contribuito il nipote Alfredo e che oggi è gestito dalla nipote Ines. Le fettuccine sono servite con le famose “posate d’oro” (forchetta e cucchiaio d’oro) regalati nel 1927 ad Alfredo dai due noti attori americani M. Pickford e D. Fairbanks (in segno di gratitudine per l’ospitalità)..
    Il ristorante di Piazza Augusto Imperatore è, quindi, quello che segue la tradizione familiare di Alfredo Di Lelio e delle sue note fettuccine (cfr. il sito di “Il Vero Alfredo” http://www.alfredo-roma.it, in cui sono presenti anche informazioni sul franchising).
    Desidero precisare che altri ristoranti “Alfredo” a Roma non appartengono alla nostra famiglia.
    Vi informo che il Ristorante “Il Vero Alfredo” è presente nell’Albo dei “Negozi Storici di Eccellenza – sezione Attività Storiche di Eccellenza” del Comune di Roma Capitale.

    Cordiali saluti
    Ines Di Lelio

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    1. Ines è un piacere ospitarla qui.Grazie,grazie di cuore per il suo intervento.Sarà mia premura dedicare un post alla storia di Alfredo Di Lelio e delle sue fettuccine!Grazie per aver arricchito con la sua presenza questo blog.Sono a sua completa disposizione per qualsiasi altro chiarimento!
      Grazie
      Monica Pennacchietti

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    2. Gent.ma Monica,
      ho letto con piacere le vs critiche sul cappuccino dopo cena,o le uova strapazzate a colazione,io vivo in Irlanda e gestisco un Ristorante, vorrei solo dire una cosa a tutti questi luminari della gastronomia : se hanno il coraggio e i soldi perché non vengono loro all'estero ad aprire un ristorante e alla fine del pranzo o cena quando il cliente chiede un cappuccino rifiutarlo, molto facile parlare, ma bisogna essere in prima linea per capirne di piu'.
      E' vero che la cucina Italiana all'estero non e' la stessa dell'Italia, ma non certo per i prodotti o altre materie prime, si trova tutto, ma c'e' da premettere che molti locali hanno solo il nome Italiano, gestiti maldestramente da Indiani, Libanesi, Egiziani e altre nazionalità, uno scempio che e' difficile fermare se non si applicano delle regole severe per la tutela del nostro made in italy, poi un po di colpa la darei ai nostri predecessori che pur di fare business e accontentare i clienti hanno fatto di tutto di più a cominciare dalla carbonara con panna, alle penne 3p (penne pollo e panna)dai spaghetti alla bolognaise ai spaghetti neapolitane with meatball o penne alla mafia con peperoni e funghi,anche sulle fettuccine Alfredo si sono permessi di fare modifiche aggiungendo pollo bacon e funghi.Mi fermo qui per non farti venire l'acquolina in bocca.
      Io sono certo e lo confermo che i clienti vanno educati alla nostra cucina, io sono 7 anni che lo faccio e mi trovo bene,ma mi sembra che sia arrivata l'ora di finirla con tutte queste critiche, non tutti sono uguali, io per esempio ho conosciuto nel mio ristorante una coppia di ITALIANI che servendogli delle linguine allo scoglio mi hanno chiesto il parmigiano, con stupore mia moglie gli ha detto..ma siete Italiani, la risposta e' stata secca ed unica....io mangio come voglio, che fa mi rifiuta il parmigiano? Ed allora invece di criticare i ristoratori....perché non scrivete che i clienti (alcuni) vanno educati, va loro detto quello che e' giusto o sbagliato, fargli capire che noi dopo pranzo o cena sorseggiamo l'espresso, non e' forse meglio?
      saluti
      Paolo
      reservations@viaveneto.ie
      www.viaveneto.ie

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